Intervista – Domande “sComode” a Giuspi

Ha fatto il suo esordio in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming con il singolo “Nata per scroccare”, oggi è GIUSPI, all’anagrafe Giulia Spinello, la protagonista della nostra intervista.

Come nasce il progetto Giuspi?

Il progetto Giuspi nasce dopo aver conosciuto Anita de Luca con la quale ho instaurato uno splendido rapporto di amicizia e complicità, in seguito dopo aver conosciuto il team dei ragazzi di THEWEBENGINE, abbiamo deciso di cominciare a lavorare alla produzione dei miei pezzi .

Cosa vuoi portare al pubblico con “Nata per Scroccare”?

In realtà volevo semplicemente scrivere qualcosa di nuovo, fresco e fuori dagli schemi, cercando ovviamente di integrare chiunque all’argomento che secondo me, nonostante sia inusuale, rispecchia tutti, chi più chi meno perché alla fine se ci pensiamo bene, lo scrocco è un gesto molto abituale, anche solo quando si chiede di fare una chiamata dal cellulare di un altro perché il nostro è scarico!

“Nata per Scroccare”è il tuo singolo d’esordio, in questo momento così incerto, anche nel mondo della musica, credi di poter trovare un posto per te?

Credo che un posto vuoto per me ci sia sempre stato e che stia solo aspettando che io mi sbrighi a percorrere la strada per occuparlo.
Ci vuole tempo, impegno e bisogna crederci tanto nelle cose per raggiungerle e io credo che nonostante i tempi che corrono e le difficoltà che si possono incontrare nel tragitto, un giorno lontano o vicino che sia, riuscirò a realizzare il mio sogno.

Parlaci un pochino di te e della tua passione per la musica.

Io sono una ragazza “normale”, mi piace fare cose ” Normali”, con gente normale in luoghi “normali”, virgoletto il termine normale perché credo che la normalità sia solo il frutto di una società che ormai è “abituata” a determinati stereotipi e convenzioni.
Con questo intendo dire che anche a me piace uscire con gli amici, andare al cinema e fare cose che facciamo tutti nel quotidiano. Nella mia vita la musica c’è sempre stata, non è arrivata per caso, quello che tutti definiscono “passione” In realtà per me è necessità, libertà e aria fresca da respirare, la musica per me è questo e se non ci fosse una parte di me morirebbe.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Ho tanti artisti di riferimento, cerco di assorbire il più possibile da ogni cosa e soprattutto da ogni artista che ascolto, Di Battisti e Mogol ascolto molto i testi quasi “insensati” e gli arrangiamenti, da De André oltre alla scrittura il modo che aveva di pronunciare le parole dei suoi testi, ascolto molto la musica elettronica con i Bluvertigo, Subsonica e Cosmo, ho Imparato tanto dai fraseggi di Giorgia e dalla tecnica di Elisa e dalla delicatezza di Concato.
Insomma di ogni artista apprezzo cose diverse perché credo che ognuno di essi sia speciale e abbia sfaccettature interessanti da analizzare.

Un auspicio per il tuo 2021?

Spero che nel 2021 io riesca ad essere più libera, sia in senso fisico che metaforico, mi pesa non poter andare in studio per registrare o non poter incontrare chi voglio bene a causa del Covid, mi pesa anche rimanere spesso aggrappata alle insicurezze che mi porto dentro e credo mi porterò dentro per sempre, cerco ogni giorno di combatterle e di modellarle come vorrei, oltre a questo spero di riuscire a far ascoltare la mia musica a più gente possibile e soprattutto di emozionare chi mi ascolta.

Civins