Intervista – Domande “sComode” a Ilaria Fantin

“All Of Us” è il nuovo album nato dalla collaborazione tra Ilaria Fantin e Petra Magoni, un duo già consolidatosi nel tempo grazie anche alle collaborazioni teatrali. Preceduto dall’uscita del singolo “Allo f ne”, l’album è un disco-racconto dove il suggestivo suono dell’arciliuto di Ilaria Fantin si fonde con il timbro unico di Petra Magoni, creando una sinergia del tutto originale. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Ilaria Fantin per conoscere meglio questo loro ultimo lavoro.

Come e perché nasce il vostro disco?

“All of me” nasce da una telefonata. Il desiderio di incidere un album era nell’aria da tempo e in un attimo ci siamo organizzate e abbiamo prenotato lo studio. Il repertorio c’era ed era già rodato, suonato dal vivo più volte. È bello andare in studio con della musica che si conosce e già proposta al pubblico, ci si sente liberi. Infatti è stato tutto come piace a noi: naturale ed estemporaneo.

Come nasce il vostro connubio artistico?

È colpa mia! 🙂 Ho scritto una mail a Petra, nel 2013. Dopo aver ascoltato qualche album di Musica Nuda, desideravo ardentemente incontrare lei e il mitico Ferruccio. Le ho scritto, elogiando la sua vocalità e parlandole dei collegamenti che vedevo tra il suo modo di cantare e alcune prassi del Barocco. Lei, dopo nove mesi, mi ha telefonato e il giorno dopo ero a casa sua. Una delle emozioni più grandi della mia vita. Mi aspettavo una grande donna e ho trovato ancora di più.

Quale brano sentite più vostro e perché?

Io sono molto affezionata a “Both sides now” perché è il primo brano che abbiamo arrangiato, il momento in cui abbiamo pensato entrambe ‘funziona, questo duo funziona’. Ma il mio brano preferito di tutto il disco è Cigarettes and coffee di Scialpi, una canzone che mi ha fatto conoscere Petra e che sto amando sempre più.

Come arriva la vostra passione per la musica?

Io ho iniziato a suonare da molto piccola. Mi sono iscritta in Conservatorio a undici anni ma già suonavo il pianoforte da un po’. Il liuto e il vastissimo repertorio della musica antica mi ha sempre accompagnata e ho fatto centinaia di concerti dedicati a questo periodo, soprattutto il Seicento italiano. Ma non ho mai smesso di ascoltare altri generi e di suonarli quando potevo. Con Petra ho realizzato il sogno di pizzicare sul liuto melodie pop o accompagnamenti cantautorali. E, confermo, lo strumento si adatta perfettamente.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Sono tantissimi gli artisti che mi accompagnano mentre suono, compongo o mentre faccio qualsiasi cosa nella quotidianità. I miei artisti di riferimento vanno dal Medioevo ad oggi e spaziano tra i generi. La mia grande fortuna è che ho al mi fianco proprio alcuni dei miei artisti di riferimento e ci lavoro: Petra Magoni, Antonella Ruggiero, Hersi Matmuja, Katerina Ghannudi. Ho la fortuna di accompagnare cantanti magnifiche e da loro imparo tanto.
-Quali sono i vostri progetti futuri?
Dunque, io e Petra stiamo già progettando un nuovo lavoro assieme. E speriamo di poter fare un po’ di live il prima possibile. Per il resto porto avanti i miei progetti, soprattutto il mio duo Hana con Hersi Matmuja e lavoro con la mia Associazione Be Ancient Be Cool. Da poco abbiamo terminato l’ottava edizione del festival Musica delle Tradizioni in Teatro Comunale a Vicenza, iniziano i sogni per il 2022.

Quanto i social possono far crescere la musica oggi?

Mi sono sempre interessata ai temi legati al social media marketing ma comincio ad essere disincantata. È tutto il mano agli algoritmi, ogni azione per essere valida comporta una sponsorizzazione. Mi sembra sia cambiato tutto, o si è trasferito dove io non ci sono, non lo so. Io sono felice perché il nostro disco è uscito in Super Audio CD e uscirà a breve in vinile. Questo è speciale, tangibile e reale.

Civins