LAMECCA è il “luogo” in cui si incontrano le intenzioni e le influenze musicali di Rossella, Alfonso P., Alfonso R. e Gianluca: quattro percorsi che trovano il loro punto d’incontro in canzoni dal forte impatto emozionale e senza regole, in cui l’attitudine punk si mescola alla vena più introspettiva del post rock e dell’emo. “Ginger” è il primo singolo dei LAMECCA, un brano alternative rock. E qui su AgorArt l’intervista che hanno rilasciato per noi.
-Come è nato il singolo “Ginger”?
Ciao Giacomo e grazie di cuore! “Ginger” è stato il primo pezzo nato da una jam in sala prove e questo è uno dei motivi per i quali l’abbiamo scelto come primo singolo. Introduce l’ascoltatore nel nostro mondo e nel nostro immaginario e ci fa piacere pensare che il pubblico possa seguire il nostro percorso di crescita camminandoci accanto.
-Come nasce il vostro connubio artistico?
Il nostro bassista, Alfonso P., conobbe Rossella ad una serata a casa di amici comuni. Rimase colpito dalla sua personalità e dalla sua espressività e scoprirono anche di avere gusti musicali affini, così nacque l’idea di provare a mettere in piedi una band. Nei giorni successivi provò a coinvolgere amici musicisti motivati e il resto è venuto in maniera molto naturale.
-Da dove deriva la vostra passione per la musica?
Nel bene e nel male la passione per la musica è una cosa che ti porti nel DNA. Prima che musicisti siamo tutti grandi ascoltatori. Lo siamo da quando eravamo piccoli e l’attrazione per uno o più strumenti arriva sempre molto presto. Puoi tenerla sopita per un po’ ma inevitabilmente arriva il momento in cui ti travolge.
-Quali sono i vostri progetti futuri?
Non possiamo ancora rivelare troppo, ma nei prossimi mesi accadranno tante cose. Arriverà presto altra musica, altri video e speriamo tanti concerti, che sono la cosa che desideriamo più di ogni altra.
-Quali sono i vostri artisti di riferimento?
Uno dei nostri punti di forza è che abbiamo ascolti e background molto vari e spesso ci scambiamo canzoni anche parecchio distanti dalle nostre sonorità. Non abbiamo mai pensato a tavolino a seguire uno stile ben preciso e siamo sempre molto curiosi dei feedback che riceviamo. Stiamo anche valutando la possibilità di portare sul palco una cover lontana dal nostro immaginario ma reinterpretata a modo nostro, vediamo cosa ne viene fuori.
Dovendo citare qualcosa che ci accomuna, la sezione strumentale è tutta cresciuta col rock degli anni 90 e 2000, in tutte le sue sfaccettature. Rossella ha qualche anno in meno e porta sempre una ventata di freschezza in sala prove.
-Pensate che i social possano oggi far crescere la musica?
Il mondo della comunicazione è in continua evoluzione e con esso anche i metodi di fruizione della musica. Questo ha i suoi aspetti positivi e negativi: nell’epoca dei social e dello streaming è molto più facile arrivare a tante persone, ma allo stesso tempo è più difficile riuscire a catturare l’attenzione a lungo termine. Tutto ciò a volte può risultare frustrante, ma è anche molto stimolante, apre le porte a tante possibilità.
Civins