Disponibile dal 27 novembre su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica con “Volerai”, il suo singolo d’esordio, Lunanico – all’anagrafe Nicolò De Carlo – è un giovane cantautore dal carattere introverso e con la scrittura del cantautorato italiano. Conosciamolo meglio in questa intervista che ha rilasciato per AgorArt.
–Come nasce Lunanico?
Il nome nasce come semplice mix tra me e la mia personalità, ovvero essere lunatico, da qui lunatico + nico. Mi definisco una persona che cambia facilmente umore, e spero di portare anche questa caratteristica anche nelle mie canzoni.
–Come è nato il singolo “Volerai”?
La canzone nasce inizialmente tre anni fa in camera mia, era un momento abbastanza triste della mia adolescenza, così invece di chiudermi in me stesso e diventare introverso, decisi di mettere a testo tutto quello che stavo sentendo, scrissi però solamente qualche frase e abbandonai subito perché quello che avevo creato non mi ispirò abbastanza. Dopo un po’ di tempo accadde un fatto che mi condizionò molto, soprattutto per il modo di scrivere e di esprimere emozioni forti al pubblico, e grazie a quello riuscì a concludere il brano.
–Cosa vuoi portare al pubblico con questo brano?
Con Volerai vorrei rompere la barriera riguardante i temi tabù, quei temi trattati male, o non trattati per nulla, dai media. Il suicidio non è un tema facile da trattare, bisogna fare attenzione a tutto ciò che si dice e quale messaggio voler trasmettere al pubblico, io non voglio inculcare nessun messaggio agli ascoltatori, vorrei solamente ricordare a tutti che nessuno è solo, ci sarà sempre qualcuno disposto ad ascoltare i vostri problemi e a farvi sfogare.
–Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Ascolto veramente tanta musica ogni giorno, quindi cambio genere e artista ogni volta ma per quanto riguarda il mio personaggio mi ispiro a diversi artisti nazionali ed internazionali, in primis Rancore, per quanto riguarda il metodo di scrittura molto maturo e che mi colpisce ogni volta.
Per quanto riguarda la parte melodica, direi Dardust, dato che riesce a rendere moderno un genere complicato come la musica classica.
–Raccontaci di te e della tua musica.
Amo fin da piccolo la musica, soprattutto quella cantautorale italiana, come ad esempio Daniele Silvestri, Cesare Cremonini, Samuele Bersani, ecc. Diciamo che è stato mio padre il primo, quando ero piccolo, ad indirizzarmi verso questo genere e a farmi apprezzare i testi musicali elaborati. Oramai do più importanza alle parole più che alla musica, ed è per questo che non mi vanno a genio i classici tormentoni estivi.
Civins