Intervista – Domande “sComode” a Lupita

Dal 24 maggio è in rotazione radiofonica Mi manchi già, il nuovo singolo di Lupita estratto dall’album Decisioni di Pancia edito da Pita Records. In questo post abbiamo voluto fare quattro chiacchiere con la cantautrice veronese di origini messicane.

Il brano Mi manchi già parla dell’amore tra due persone che vivono il sentimento in maniera diversa. Lei con l’idea costante di godersi il momento come se fosse l’ultimo e lui più distaccato e meno presente, come se desse tutto per scontato. «Non ho mai voluto giudicare la maniera di vivere un sentimento come l’amore – afferma Lupita a proposito del nuovo singolo – ma si tratta di un pensiero rivolto a chi nella vita non si gode le cose in maniera più profonda e speciale, qualsiasi cosa sia. Perché sono pienamente convinta che le cose non si ripetano e i momenti siano unici».

Mi manchi già è accompagnato da un videoclip girato a Verona, la città dell’amore per eccellenza, nel romantico Castel San Pietro. Il singolo è estratto da “Decisioni Di Pancia”, un album autoprodotto che racconta, attraverso un’esplosione di sonorità, la storia di Lupita, il suo appartenere a diverse città sparse per il mondo.Nata a Città del Messico durante il suo più catastrofico terremoto, simbolo chiave di questo disco. L’Ollin, simbolo azteca che rappresenta il terremoto e il movimento del Sole e della Terra, è per l’artista in costante collegamento con il suo essere creativo ispirato alla forza della natura.

Chi è Lupita?
Camilla Guadalupe Nava Lopez, in arte Lupita, originaria del Messico, nasce in una famiglia di violinisti. Inizia la carriera come cantautrice nella sua città, Verona, per continuare all’estero il suo percorso, da Parigi agli Stati Uniti, approfondendo nuove sonorità. Si esibisce accompagnandosi con piano e chitarra, collabora con la Fondazione del Libro e della Cultura di Torino (Salone Internazionale del Libro, Exilles Fest, Portici di carta e rassegna di 22 concerti ” Montagne dal Vivo”); è stata ospite a vari festival tra cui : SPONZ Festival di Vinicio Capossela, Festival Biblico di Vicenza, Festival Contro di Castagnole delle Lanze (Asti) e al FLA Festival della Letteratura di Pescara con il concerto-reading “Chiedete di Camilla Lopez” che ha rappresentato il “John Fante Festival” assieme al cantautore Federico Sirianni, con il quale da oltre un anno portano in scena in tutta Italia lo spettacolo dedicato a John Fante.

Capitata a Torino quasi per caso, decide di sviluppare qui il suo percorso musicale, continuando comunque a esibirsi all’estero con soddisfazione. Lupita crede nella spontaneità della musica, parte integrante del suo processo creativo, conservandone così intatto lo spirito multiculturale e cosmopolita. L’avere radici in molti luoghi, così distanti fra loro, le fornisce la forza e l’ispirazione necessarie per scrivere e cantare in quattro lingue. Chitarra e voce sono i pennelli con cui dipinge, attingendo a tutti i colori e le sfumature della musica.

L’intervista

  • Come nasce il tuo album “Decisioni di Pancia”?
    Il mio primo album autoprodotto nasce attraverso un progetto crowdfounding di Musicraiser nell’estate scorsa e poi in questo anno è stato ultimato in studio a Torino grazie anche al supporto di alcuni sponsor e di musicisti che hanno creduto in me. Raccoglie le mie dieci canzoni più significative di questi ultimi anni tra Torino e i viaggi che mi hanno portato in giro per il mondo.
  • Quale brano del disco senti più tuo?
    “Decisioni di pancia”, infatti è anche il titolo dell’album, penso che rappresenti me, il mio modo di scrivere ma anche di vivere. in base alle scelte “di pancia” che faccio. È stato scritto in italiano a Torino, la mia città adottiva, il mio nido creativo.
  • Quali sono i tuoi progetti nel prossimo futuro?
    Continuare a promuovere l’album il più possibile e nel mentre sto già iniziando il nuovo progetto, un EP che parlerà della Natura! Mia adorata musa.
  • Quanto hanno influito le tue origini sulla tua musica?
    Sicuramente nella ricerca dei suoni, più folk e primitivi, ho sempre cercato suoni che si avvicinassero alla musica strumentale e meno digitale. Penso che mi abbiano dato quella voglia di stare sempre in contatto con le persone e l’ambiente che mi circonda.
  • Con chi ti piacerebbe collaborare nel mondo della musica?
    Con tantissimi artisti in Italia sicuramente Carmen Consoli, Loredana Bertè e Morgan. All’estero sognando livelli alti: Steve Wonder e Jamiroquai.

Civins