Intervista – Domande “sComode” a Malje

In radio dal 30 aprile con il singolo “Share Love”, nuovo estratto dall’album “Jewels”, già disponibile in digitale, Malje – nome d’arte di Elena Cretella – è cresciuta in una famiglia piena di musica e ha dedicato la vita allo studio della voce, produttrice teatrale e musicale ha infatti insegnato l’uso della voce a cantanti, attori e personaggi televisivi, esordendo con il suo primo singolo nel giugno 2020. Proviamo a conoscerla meglio in quest’intervista che l’artista ha rilasciato per AgorArt.

-Come nasce il tuo singolo “Share the Love”?

È una storia autobiografica, un amore appena nato sospeso a causa del Covid. Passerà questa pandemia, vero?

-Come è nato il tuo disco “Jewels”?

Dopo avere insegnato per tanti anni l’uso della voce ad attori e cantanti, Jewels nasce dall’esigenza di esprimere le mie emozioni. Per questo motivo i 9 pezzi hanno diversi stili. Sono gioielli, è stato divertente ed interessante cambiare il modus a seconda del pezzo. 

-Quale brano senti più tuo e perché?

Li sento tutti miei per diversi motivi, forse il mio preferito è  Luggage perché è l’espressione della mia filosofia di vita. È un invito al viaggio, anche mentale che prelude alla nascita di nuove esperienze, di nuovi pensieri.  È la consapevolezza del continuo cambiamento della vita .


 
-Nella tua vita sei sempre stata circondata dalla musica, quale esperienza ha lasciato di più il segno e perché?

Avevo iniziato a studiare seriamente l’uso della voce per il teatro ( nella prossima risposta troverai più dettagli) , quando la mia insegnante mi ha messo davanti ad un video di Ella Fitzgerald e mi ha detto: vedi , le cose che hai imparato le puoi usare anche per il canto. Mi si è aperto un Universo. Ho persino udito il rumore delle mie sinapsi. 


 
-Nella tua bio mi ha incuriosito lo studio delle voci sciamaniche di guariggione (Tuva), come ci sei arrivata a studiarle?

Lo studio della voce è la mia magnifica ossessione da tutta la vita. Da piccolina mi domandavo del perché dei toni di voce e mi fermavo negli androni dei portoni perché sentivo che la voce acquisiva in quegli spazi maggiore sonorità, più ricchezza. Ho avuto la fortuna di incontrare i Maestri giusti, a 17 anni ho cominciato a studiare teatro con Graziella Martinoli, grande attrice, la quale ha collaborato con Demetrio Stratos e che mi ha iniziata alle voci di risonanza , le voci dei Chakra e alla sperimentazione vocale poi ho incontrato Tapa Sudana, maestro balinese , collaboratore a Los Angeles di Peter Brook , da lui ho appreso le quadriplonie. Non ancora soddisfatta, ho trovato Mauro Tiberi che mi ha avvicinato alle voci sciamaniche. Questo il mio
percorso di ricerca poi c’è tutto il percorso dal jazz all’industrial ma questa è la risposta ad un’altra domanda.

  
-Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Tantissimi e variegati! Per 3 anni ho ascoltato solo Zappa, amo Bobby Mc Ferrin, le grandi del Jazz, Freddi Mercury….. come si fa’, è  un elenco infinito! Tutti coloro i quali sanno trasmettere un’emozione con la voce.


 
-Quali sono i tuoi progetti futuri?

Spero di portare Jewels on stage , sto scrivendo nuovi brani, vedremo. L’importante è emettere buone vibrazioni .

Civins