Intervista – Domande “sComode” a marasmo

Per iSugo Records è uscito “fuorisede”, l’EP di debutto di marasmo (rigorosamente in minuscolo è il nome d’arte di Manuel Marasco), che abbiamo voluto conoscere in meglio in questa intervista rilasciata per AgorArt.

-Come nasce il tuo Ep “fuorisede”?

“fuorisede” è il racconto del mio periodo da studente fuorisede a Pescara. Nasce dall’idea di raccogliere i 5 brani più rappresentativi dei miei 5 anni “universitari”.

-Cosa speri di portare al pubblico con l’uscita del disco?

Spero di portare il mio punto di vista sull’esperienza dello studente fuorisede. È stato un periodo importante, un periodo che mi ha dato la possibilità di conoscermi di più e che mi ha costretto a crescere, a superare i nuovi ostacoli.

-Quale brano senti più tuo e perché?

Il brano “fuori” è quello che nei live mi riporta a rivivere l’ansia, il disagio, il senso di l’amarezza dato dal fallimento. Sento molto le strofe di “fuori” perché mi ricordano esattamente le sensazioni che provavo da studente.

-Da dove deriva la tua passione per la musica?

Dalla mia famiglia: tutti i membri della mia famiglia sono appassionati di musica e posso dire che è uno dei punti che abbiamo in comune e che ci lega.

-Quale delle tue esperienze ti ha fatto crescere maggiormente e perché?

Probabilmente vivere da solo (lontano dalla casa dei miei genitori) è stata l’esperienza che mi ha fatto crescere maggiormente. Conoscere nuove persone, nuovi doveri, ed imparare da questi per non restare indietro, per non trovarsi in difficoltà. Condividere gli spazi, i momenti, ed anche restare da solo, completamente. Questa è stata sicuramente l’esperienza che mi ha cambiato di più.

-Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Seguo molti artisti, in particolare amo ascoltare gli artisti emergenti. Non ho artisti di riferimento, ammetto di andare a periodi. In base al mood in cui mi trovo, scelgo di ascoltare artisti e generi diversi: li ascolto a ripetizione, mi appassiono e li studio. Mi piacciono davvero molti, molti artisti.

-Quanto i social, secondo te, possono far crescere la musica oggi?

I social sono un mezzo importante, possono far crescere in maniera esponenziale la musica. Devono però restare un mezzo: i social non incrementano la qualità della musica. Penso in ogni caso che siano una vetrina da curare, da utilizzare per poter diffondere la propria musica anche attraverso video, foto e contenuti extra, aiutando gli ascoltatori a dare un volto all’artista e ad affezionarsi alla persona che è dietro/dentro l’artista.

Civins