Intervista – Domande “sComode” a Mavì

“Noire”, in radio e in digitale, è il brano d’esordio di Mavì (all’anagrafe Ludovica Sidoti), che rappresenta il punto d’inizio di un’avventura musicale ancora tutta da scoprire. E in quest’intervista rilasciata per AgorArt facciamo qualche passo per entrare in questa sua avventura.

-Come è nato il tuo singolo “Noire”?

“ Noire” è nato da un sentimento di rabbia. Credo che ad ognuno di noi sia capitato di trovarsi in una situazione scomoda, circondati da persone scomode, incapaci di fare un passetto in più nei nostri confronti. Per quanto le si possa rincorrere sono sempre più lontane dal nostro mondo. Noire vuole raccontare proprio questo; l’amore tra una coppia che però di amore ne condivide ben poco. Con Marco Canigiula il team di Cantieri Sonori abbiamo cercato di ricreare con il brano
questa corsa verso l’irraggiungibile. Da una parte un uomo freddo e distaccato, incapace di mostrare amore per la sua donna, dall’altra la frustrazione di chi, in fin dei conti, ancora ci crede.

-Come vedi l’amore al giorno d’oggi?

Nonostante mi sia lanciata nel mondo musicale con Noire, che, come si può ben intuire, racconta di un amore tormentato e finito, ho una visione alquanto positiva dell’amore. Sicuramente oggi alcune cose hanno perso un po’ il loro valore, ma voglio credere che ci sia ancora qualcuno come me che ci crede fermamente.

-Parlaci di te, della tua passione per la musica.

La musica mi ha sempre accompagnata e aiutata a superare le mie insicurezze; mi ritengo una ragazza semplice ma dall’animo eccentrico, anche molto timida in realtà. Quando ero piccolina avevo un mp3 che ancora ricordo alla perfezione, uno di quelli che i giovani di oggi ti tirerebbero dietro; me ne stavo ore e ore con le cuffiette, e facevo dei viaggi nella mia mente davvero allucinanti. Soprattutto in macchina; ero e sono tutt’oggi quella che si siede dalla parte del finestrino e sogna ascoltando musica. La mia passione per quest’arte ha iniziato a farsi sentire già all’età di 10. Il primo ricordo è di una recita scolastica in cui interpretai la cantante solista, probabilmente è lì che scattò la vera scintilla. Da qualche parte conservo anche il video e la cosa che mi fa sorridere di più è che riguardandolo oggi alcune cose non sono cambiate; conservo le stesse espressioni, lo stesso modo di tenere il microfono, le stesse emozioni.

-Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Quando mi viene posta questa domanda sono sempre un po’ in difficoltà. Non ho artisti di riferimento in particolare ma semplicemente perché ascolto tantissima musica e di tanti generi e mi piacciono molti artisti quindi elencarne solo qualcuno non darebbe giustizia ai tanti che apprezzo.

-Cosa pensi della musica in questo contesto socio culturale?

Credo che la musica sia sempre in evoluzione e questo è bello ma allo stesso tempo sono dell’idea che il troppo storpi. Vedo che il piacere di fare musica viene spesso sostituito dal voler apparire come non si è in realtà.

-Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Noire” è solo l’inizio del mio progetto musicale iniziato nel novembre 2020 e che sto lavorando con Marco Canigiula e tutto lo staff di Cantieri Sonori. Ci sono tante belle cose in arrivo che non vedo l’ora di tirare fuori e possono assicurarvi che non manca molto per ascoltare altre cose. Noi ce la stiamo mettendo tutta.. vediamo che succede!

Civins