Intervista: Domande “sComode” a Mixa/Davide Toriano di Street Recordz Studio

La rubrica di musica di AgorART dà spesso spazio ad artisti emergenti ed esordienti, magari realtà musicali meno note in un panorama vastissimo in cui facile disperdersi tra i molti, questa volta ho quindi voluto “passare il microfono” a un progetto che mi è vicino, perché parte dal mio territorio, così ho intervistato il rapper salentino Davide Toriano, in arte Mixa, per conoscere lo Street Recordz Studio che ha fondato e la sua crew, la Street Recordz Family, e come queste interagiscono con il territorio salentino in cui muove i suoi passi.

Come nasce, innanzitutto, la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata già da piccolo grazie a mio padre. Lui è un musicista e io lo seguivo alle sue serate, in studio ed alle prove.
Crescendo, ho approfondito da solo, mi sono appassionato al rap, scoprendo Eminem all’ età di 7-8 anni e da lì, informandomi sui vari artisti rap dell’epoca, italiani e non.
Il resto è stato un susseguirsi di cose: ho conosciuto la cultura hip hop, amici più grandi che mi hanno fatto conoscere altri artisti, il raggae muffin jamaicano e salentino ecc.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Sono stati vari nel corso del tempo. Da Eminem ad Inoki, da FabriFibra a Mondo Marcio, da Mistaman ai Sud Sound System, da Bounty Killer a VibezCartel, da 50 cent a Methodman e Eedman fino ai TwoFingerz.
Non saprei dirti un artista in particolare, questi sono solo alcuni per i quali ho avuto i periodi d’ amore. Forse quello a cui sono più affezionato è Danti, sopratutto nel periodo dei TwoFingerz.

Come è nato il Progetto Street Recordz?

È nato un po’ per caso. iniziando a frequentare serate e jam, ho conosciuto ragazzi con la mia stessa passione e iniziando a confrontarci, riscontravamo le stesse difficoltà nel provare a realizzare qualcosa qui.
Con alcuni di loro, stanchi di prendere freddo per ore sotto L inps o dietro la ‘’coira’’ a fare freestyle, ci siamo attivati per provare a creare un posto dove poter far musica ed incontrarci. Si formò così un primo ibrido di collettivo.
La cosa bella era che non venivamo tutti dalla stessa cultura musicale, quindi c’era una continua scoperta di artisti, generi, culture, tecniche diverse da quelle che io stesso seguivo.

È stato difficile creare questo da zero?

Forse pensandoci ora ti direi si, ma quando abbiamo provato a creare la Street Recordz no: sarà stato lo spirito d’ iniziativa, l’incoscienza dettata dall’ età, la determinazione, la passione, il divertimento di condividere tutto questo con gli amici, ma se mi avessi fatto questa domanda in quel periodo, ti avrei detto di no.
È venuto tutto da sé.
Col senno di poi, era difficile far capire il nostro intento a chi era esterno a questo mondo, sia in paese sia in famiglia.
Io sono stato fortunato ad avere l’appoggio di mio nonno che mi ha permesso di avere un posto, e dei miei genitori che mi hanno lasciato fare senza troppe intromissioni, ma non tutti avevano questi passepartout. Ricordo le giornate passate a costruire la cabina di registrazione, a lavoricchiare per racimolare i soldi per comprare le prime attrezzature, quanto ci siamo sbattuti e quanto abbiamo lavorato per capire come funzionasse il processo dietro ad una canzone, un videoclip, una programmazione d’ uscita, ma in realtà essenzialmente, qualsiasi cosa ci siamo ritrovati a fare in quegli anni, è nata per caso, per la voglia di fare, per divertimento, per passione.

C’è uno scopo dietro a tutto questo?

No, o forse sì. Diciamo che l’unico scopo era fare musica e divertirci tra amici, dare sfogo ad una nostra passione/ambizione.
Con il passare del tempo ci siamo prefissati degli obbiettivi che ci hanno permesso di essere quello che siamo ora. Poi, riscontrando questa nostra necessità, in altre persone, e sapendo quanto fosse difficile fare musica dalle nostre parti senza avere L appoggio di chi potrebbe saperne qualcosa, ci siamo aperti ad esterni mettendo a disposizione lo studio per le registrazioni, ci siamo sempre resi disponibili per “consulenze”, consigli e collaborazioni. Abbiamo anche tenuto vari workshop e abbiamo collaborato con le scuole per raccontare le nostre esperienze, per avvicinare i ragazzi al mondo della musica a 360 gradi, spiegando loro tutto quello che c’è dietro ai brani che loro ascoltano. Tutto questo senza alcuno scopo di lucro, sempre a disposizione per il sociale (come avevamo già fatto con il nostro progetto “Cappuccetto Rosso XXI secolo” presentato alla Città Del Libro ai ragazzi delle scuole superiori).
Credo sia importante l’aiuto ed il supporto che cerchiamo di dare a tutti questi ragazzi che vengono da noi e vogliono provare a realizzare il loro sogno o dar vita alle proprie passioni.

Nel corso degli anni avete collaborato con diversi artisti di rilievo, cosa vi hanno lasciato?

Naturalmente non è stato tutto rose e fiori. Per anni abbiamo combattuto contro le titubanze, i pregiudizi, le superficialità di chi è fuori da questo mondo.
Per cui, quando abbiamo iniziato a ricevere i primi complimenti per le collaborazioni con i grandi nomi, per noi oltre ad un enorme soddisfazione, è stata proprio la concretizzazione di tutto il lavoro che per anni con costanza abbiamo portato avanti.
Lavorare con artisti di un certo livello inevitabilmente è un’esperienza che arricchisce sia lavorativamente che umanamente. Vedere come lavorano, come creano e pensano i loro progetti, come si muovono, come sviluppano il prodotto con una major o etichette discografiche, è una fortuna che non tutti hanno a 25 anni.

Quali sono i vostri progetti futuri?

I progetti sono sempre tanti. Stiamo lavorando sulla produzione di alcuni ragazzi davvero in gamba in cui crediamo tanto e con la nostra Associazione Culturale stiamo cercando di organizzare nuovamente dei workshop e dei corsi musicali e tecnici.
Inoltre, stiamo lavorando ad una grossissima ed ambiziosissima idea, che però per adesso preferiamo tenere top secret.
Io personalmente ho in ballo vari progetti miei, come Mixa, e con la mia crew Rap Pirata, oltre a fornire il servizio di registrazione, mix, master, produzione musicale, direzione artistica e supporto qui allo StreetRecordz Studio.

Chi è Mixa?
Mixa, all’anagrafe Davide Toriano, è un rapper salentino e fondatore di SteetRecordz Studio, studio di registrazione molto attivo lavorativamente nella scena rap nazionale sito in Campi Salentina, con annessa crew ‘’StreetRecordz Family’’, con cui iniziano numerosi progetti e collaborazioni con la scena leccese e nazionale. Uno dei progetti più importanti è: ‘’Cappuccetto Rosso XXI’’ un musicortometraggio sul femminicidio presentato in esclusiva all’importante evento ‘’Città Del Libro 2013’’, col patrocinio della fondazione stessa e del centro nazionale anti-violenza ‘’Renata Fonte’’, divenuto un poi un video-progetto proiettato in numerose scuole leccesi.

Dal 2012 ad oggi, lavora all’album ‘’Effetto Domino’’ di Mad Dopa, noto rapper della scena rap nazionale, per Logo Records e Self Distribuzioni, seguendo tutte le registrazione, missaggio e master avvenuta nello StreetRecordz Studio. Entrano a far parte dello staff live di Mad Dopa, accompagnandolo nei suoi tour nazionali e in tutti i live, tra cui le aperture di artisti internazionali come Snoop Dogg e Major Lazer, ‘’Effetto Domino Tour’’ e ‘’Salento Calls Italy Tour’’.
Comunque il giovane rapper salentino lavora anche da solista pubblicando il suo ultimo street-album chiamato ‘’DNA Along Side.

Da non tralasciare anche il gran numero di live in cui è stato chiamato ad esibirsi, trai i quali spicca il famoso evento di portata nazionale ‘’Focara Festival’’ 2014/15/16/17 e le numerose aperture ai concerti di Boom Da Bash, Clementino, General Levy, Nitro ecc.

Nel 2015 vince insieme a Dinho & J-Sklera l’ambito premio della critica nel concorso nazionale ‘’Play Music Stop Violence’’, tenutosi al Pala Atlantico di Roma con il brano ‘’Ultima Alba’’ che tratta il delicato argomento della pena di morte. Nello stesso anno, dopo un periodo di fermo lavorativo del gruppo, esce ‘’SRF is ComeBack’’, annunciando che, nonostante il loro periodo di apparente inattività, usciranno presto nuovi lavori. Infatti, Mixa & J-Sklera lavorano al loro primo album ufficiale insieme ad Andrew Elle (vincitore del concorso europeo ‘’Balkan Express Dj Competition’’) con la direzione artistica, produzione e management di Mad Dopa.

Nel 2017 finalmente ritornano con ‘’Shy’’ su una produzione di Andrew Elle, il primo di tre singoli che anticiperanno il nuovo album. ‘’Shy’’ è una nuova sfida per i due rapper, che abbandonano momentaneamente il loro stile e affrontano un mix di suoni moderni che variano dalla tropical, al pop cantato sul ritornello, a delle strofe r&b e rap new school. Una canzone con sonorità estive che tratta un argomento ricercato, accompagnata da un video veramente particolare, girato dai compagni di crew Alfredo Pagano (AP Videos) con l’aiuto di Simone Turco e Pietro De Luca.
Sarà distribuita dalle etichette Suono Rec e Steel Be Pop Records.
Nello stesso anno entra a far parte di ”RapPirata Puglia” etichetta fondata dalla leggenda vivente dell’Hip Hop italiano Inoki Ness.

Civins