Intervista – Domande “sComode” a Napoleone

“Povera Femmina” è il terzo capitolo in chiave musicale del progetto del cantautore Davide Napoleone sulla vita dell’amalfitano Vito Manzo. In quest’intervista per AgorART è lo stesso artista a parlarcene.

Come nasce il tuo nuovo brano “Povera Femmina”?

Nasce dal ritrovamento di un certificato di morte appartenuto a Lucia Manzo, una donna di Amalfi morta all’inizio degli anni 50.
Alla voce professione c’era scritto “povera” e dopo ulteriori ricerche ho scoperto con dispiacere che non era soltanto un riferimento al suo satus economico.
Lucia era una donna povera anche per un’altra serie di motivi:
Durante la seconda guerra mondiale perse due figli a causa dei bombardamenti su Baronissi ed ebbe un forte crollo psicologico che la portò a togliersi la vita in mare.

Parlaci del progetto musicale nel quale è inserito questo brano.

Il progetto è incentrato sulla ricostruzione temporale della vita di Vito Manzo, morto ad Amalfi il 4 marzo 1957 in circostanze mai del tutto chiarite.
Vito Era un falegname con una forte passione per la musica.
Partito in marina durante la seconda guerra mondiale si avvicinò ancora di più alla musica grazie ai dischi che gli alleati americani gli regalarono.
Sono venuto a conoscenza di questo personaggio grazie a due suoi discendenti: Carlo e Gianluigi Manzo.
Proprio grazie a loro ho avuto modo di leggere delle bellissime lettere che Vito scrisse alla famiglia durante la guerra.
Ho deciso di ripercorrere la sua storia attraverso la musica.

Perché quest’attenzione per Vito Manzo? Da dove è scaturita?

Sono nato e cresciuto in una provincia Campana, anzi in un paesino in provincia.
Quando vivi in un posto cosi lontano ( non solo geograficamente parlando) devi per forza adattarti ad un certo tipo di mentalità e capita che un sogno possa sembrare troppo grande per un posto cosi piccolo, quindi lasci perdere e permetti che siano le circostanze a scegliere per te.
Sotto questo punto di vista ho trovato molti punti in comune tra la storia di Vito e la mia.
Entrambi figli del sud e della stessa terra, entrambi musicisti con un sogno nel cassetto.
Da quello che ho capito, ad un certo punto della sua vita aveva finalmente trovato il coraggio di scrivere delle canzoni ma non ci è mai effettivamente riuscito perchè morto prematuramente.
Dunque ho deciso di realizzare il suo sogno, sto scrivendo le sue canzoni non le mie.

Raccontaci di te e della tua passione per la musica.

Io sono cresciuto con i dischi brit anni 90 che mi sono ritrovato in casa grazie a mio fratello maggiore.
Ho iniziato a suonare la chitarra da autodidatta perchè mi andava di imparare quelle canzoni che ascoltavo sui dischi.
Dopo aver imparato i 4 accordi fondamentali ho iniziato subito a scrivere canzoni mie e da allora non ho mai smesso.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Mi piacerebbe portare a termine la scrittura e la registrazione degli ultimi brani che faranno parte di questo progetto e suonarle finalmente su un palco.
Mi auguro anche si possa tornare tutti ad una vita più o meno normale il più presto possibile.

Civins