Nicolò Marangoni è giovanissimo cantautore il quale ha recentemente pubblicato “Flaubert”, il suo nuovo singolo di un finissimo cantautorato pop, che ho davvero apprezzato il tuo brano. Di seguito l’intervista che gli abbiamo proposto per far conoscere se stesso e la sua musica.
–Come nasce il tuo singolo “Flaubert”?
Intanto ciao, Giacomo, e grazie dello spazio dedicato.
“Flaubert” è nata a piccoli passi che piano piano, accumulandosi, sono diventati una
strada. Una strada in cui ho vissuto una storia d’amore, con i suoi alti e bassi, e una vita lontana
a cui sento di essere appartenuto e che la nostalgia mi ha fatto ricordare e amare per
delle strane “leggi”, che non mi sono ancora chiare.
–Cosa vuoi portare al pubblico con questo singolo?
Vorrei portare prima di tutto il valore dei libri, che sono simboli che non vanno persi.
E poi che la vita, in qualche modo, risorge e non bisogna credere alla tristezza.
–C’è un riferimento allegorico ai libri, che rapporto hai con la lettura e la letteratura?
Un rapporto meraviglioso, che mi ha passato mio padre, infatti penso che le canzoni siamo prima di tutto cultura e leggere sia assolutamente fondamentale.
–Come ha avuto inizio la tua avventura artistica? Parlaci un po’ di te e della tua passione per la musica.
La mia passione è nata quando ero piccolo (6-7 anni forse), mi ricordo i primi “concertini” in famiglia fino poi alle prime canzoni sui 14 anni. Da li è stato un crescere, che mi porta ad oggi, a questa necessità di veicolare i miei messaggi e dire alla gente che la bellezza esiste ed è ovunque, ed è ogni cosa.
–Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Principalmente i miei due riferimenti sono Roberto vecchioni, da cui ho appreso come si scrive una canzone e Fabrizio De Andrè da cui ho preso il modo di cantare e porre la parola.
–Per un artista giovane quanto è difficile confrontarsi con il cantautorato della tradizione italiana?
Credo sia un’impresa difficilissima, ma necessaria e inevitabile.
Civins