Intervista – Domande “sComode” a Nigra

Il giovane artista tarantino Nigra, nome d’arte di Niccolò Gravina, pubblica il suo nuovo singolo “Senza Luna”, una nuova tappa del suo percorso emo-trap che da due anni lo accompagna. In questa intervista, rilasciata per AgorArt, ci racconta di sé e della sua musica.

-Come e perché nasce il tuo singolo “Senza Luna”?

Senza Luna nasce sicuramente come uno sfogo interiore vissuto durante la quarantena, in quel periodo quasi tutte le sere, eravamo in videocall con dei miei amici e tutto ciò mi faceva sentire più up e più on point perché purtroppo personalmente la quarantena mi ha un po fuso il cervello, a volte restavamo veramente tutta la notte come se fossimo usciti in un locale o in un bar, per me quello è vivere ed ecco perciò la frase “Coming out soltanto ai miei “ che c’è nel ritornello, in aggiunta a questo è nato come un mio bisogno personale di dire un secco “no” a tutto ciò che mi limita le idee, la mente e i pensieri.

-Cosa speri di portare al pubblico con l’uscita di questo brano?

La libertà mentale di poter pensare, dire e fare ciò che si vuole senza filtri oltre che un genuino divertimento, in passato soffrii molto la chiusura mentale data dal posto in cui sono nato e dall’educazione ricevuta, quindi nella musica come nella vita punto davvero ad uscire da ogni schema mentale e dare qualcosa che non solo possa rimanere nel tempo ma possa anche aprire la mente di tanti ragazzi come me che magari si sentono molto alienati dalla società in cui stiamo vivendo.

-Come arriva la collaborazione con Whoisgabco?

È una collaborazione che dura da un bel po in realtà, io e lui abbiamo prodotto tante robe insieme e ne usciranno delle altre, anche in collaborazione con altre persone.
È nata comunque come tante cose da una dichiarazione di intenti, per certe cose siamo molto simili per altre molto complementari e penso questa cosa si noti nelle nostre attuali produzioni all’attivo.

-Ci sarà un disco?

No spoiler, in realtà ci sono più cose in cantiere però tempo al tempo, con il team stiamo lavorando bene, si è molto allargato e credo stiamo facendo un lavoro molto originale, in questo momento punto a far conoscere la mia personalità artistica e infatti con i progetti futuri si capirà molto.

-Come nasce la tua passione per la musica?

Secondo me è interessantissimo saperlo, da piccolo quando avevo circa 10 anni i miei mi regalarono il mio primo telefono, un Nokia di quelli davvero vecchi ma con un software già in grado di riprodurre musica e video, al tempo con dei miei amici eravamo in fissa con Dragon Ball ed un mio amico mi fece vedere un Tribute Video a Vegeta, un classico AMV con una canzone sotto, la canzone era l’immensa “In The End” dei Linkin Park, me lo feci mandare con il bluethoot dato che al tempo c’era al massimo Msn, non esistevano Whatsapp o altri social. Guardavo quel video davvero dall 5 alle 8 volte al giorno, a volte anche solo ascoltando la musica e da li iniziai a scoprire i miei primi artisti preferiti, cercando appunto alti AMV del genere. Davvero figo secondo me, a quel tempo mi piacevano i Linkin Park e i Limp Bizkit, un mio amico poi un giorno in macchina al ritorno da scuola mise Lose Yourself di Eminem, fui davvero flashato, quello stesso giorno guardai il suo celebre film “8 mile”, e da li poi il resto si potrebbe intuire.

-Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

In generale riesco a prendere ispirazione davvero da chiunque e qualunque cosa, posso dirti che sicuramente Kanye West & Travis Scott sono quelli che più forse mi rispecchiano per la complessità artistica dei loro progetti, anche io sono uno che punta a fare davvero tante tante cose musicalmente parlando, ultimamente mi piacciono molto Machine Gun Kelly per il suo disco Pop Punk, mi piace molto Pooh Shiesty e YBN Nahmir per il loro modo di rappare molto bounced, sembra quasi che puoi ballarci sulle loro metriche, tutta l’ondata Drill nazionale e internazionale e poi i miei classici XXXtentacion, Lil Peep, Juice WRLD e i Migos.

-Quanto i social possono far crescere la musica oggi?

I social se usati bene possono essere un punto di forza per ogni artista, anche se a volte creano un po di distacco dalla realtà, tutto sta in come lo usi secondo me, per quanto mi riguarda io anche se per la maggior parte delle volte lo uso per lavoro cerco anche di dire la mia su dei temi importanti e cerco di far avvicinare la gente più alla persona che al personaggio che i social possono creare. Cerco insomma di condividere anche altre mie passioni come ad esempio il cinema e i fumetti ecc….

Civins