Intervista – Domande “sComode” a Paul Giorgi

Il cantautore marchigiano Paul Giorgi torna con un nuovo singolo dal titolo “Cicale”, fuori per Le Siepi Dischi, un nuovo capitolo del progetto lo-fi che porta la firma de Le Siepi Dischi e che ci avvicina sempre di più al suo disco di debutto di prossima uscita. In attesa vi proponiamo l’intervista che l’artista ha rilasciato per AgorArt.

Come nasce il singolo “Cicale”?

“Cicale” è nata qualche tempo fa. Era un periodo a cavallo tra l’estate e l’autunno, quelle giornate che iniziano a farsi corte e sai che devi per forza farti andare bene questa cosa. Ripensavo all’estate appena vissuta, mi mancava sentire le cicale fuori dalla finestra. E’ nata direi di getto, soprattutto la strofa. L’ho trovata subito ‘calzante’.

-Ci puoi anticipare qualcosa riguardo l’album in uscita?

Certo. Posso dirti che l’animale sarà il tema centrale del disco. Tutti i brani sono stati registrati nel mio piccolo studio in campagna e masterizzati fuori, da Marco Vannucci a Pescara. Oltre al luogo che lega questi brani credo ci sia molto altro, e non vedo davvero l’ora di pubblicarlo. Ho avuto il piacere di avere Sebastiano -il batterista con cui suono- in quasi tutte le tracce, in più Giulia che oltre ad occuparsi della parte grafica di copertina / disco / scenografia ha anche cantato molti cori e suonato vari strumenti (tra cui il didgeridoo in Cicale).

Cosa ti ha lasciato l’esperienza al Cet di Mogol?

Il Cet è un posto magico, così fuori dal mondo da sembrare un altro pianeta, ripensandoci. È sereno, ampie distese e poi tutto un bosco intorno. Alcuni dei testi Battisti-Mogol sembrano scritti proprio lì. Mi ha lasciato una fotografia in cui mi rifugio quando ho bisogno di stare bene. Mi piacerebbe molto tornarci e giocare ancora a calcio con i ragazzi.

Come nasce la tua passione per la musica?

Facevo l’ultimo anno di asilo credo. I miei mi iscrissero a scuola di musica senza alcun apparente motivo. Iniziai con la tastiera, e mi piacque parecchio. Nel frattempo ascoltavo molta musica in casa con mio fratello. Avevamo un mangianastri e una borsa intera di cassette. Ricordo Mike Francis e Renato Zero, David Bowie. Ricordo ancora meglio una cassetta giallo chiaro i brani di Morricone..

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Dipende.. Ne ho tanti. Sicuramente i Beatles sono per me delle entità sacre. Ma anche presi singolarmente. Ero in fissa con Clapton alle medie, i Derek & the Dominoes. Poi Frank Zappa.. Del periodo swing sono un grande fan di Glenn Miller e penso che, tornando ad oggi, Sufjan Stevens sia uno dei migliori artisti che abbiamo e sicuramente il più prolifico.. Hans Zimmer? Avete visto Dune?

Quanto i social possono far crescere la musica oggi?

Questo non lo so perché purtroppo non ci capisco molto di social. Ogni tanto pubblico delle cose ma più per farmi una risata con gli amici. Immagino comunque tanto.

Civins