Intervista – Domande “sComode” a Sasha Torrisi

Disponibile in digitale l’EP “Itaca” e in radio il primo singolo estratto “La mia prigione” di Sasha Torrisi, ex frontman dei Timoria, che ci racconta quest’ultimo lavoro in un’intervista rilasciata per i lettori di AgorART.

Come nasce il tuo singolo “La mia prigione”?

Il mio nuovo singolo nasce durante un viaggio in treno.
Ho voluto descrivere un momento particolare della mia vita in cui non ero molto in equilibrio e quel viaggio mi diede lo stimolo per pensare a come reagire e dare una sferzata positiva alla mia vita riprendendo in mano le redini e decidendo dove andare. Anche il videoclip girato da uno straordinario Gianluca Bonomo, ne descrive perfettamente il significato.

Parlaci dell’EP “Itaca”.

Più che un disco musicale lo definirei un contenitore culturale. Infatti racchiude in sè varie sfaccettature dell’arte, dalla poesia alla pittura, dalla fotografia alla videoarte. E’ una collaborazione trasversale di più artisti per un unico scopo, ovvero raccontare il viaggio di un moderno Ulisse alla scoperta di se stesso e attraverso gli episodi della propria vita, tra delusioni, gioie, amori, città.
Scavare dentro se stessi per trovare Itaca, l’IO più profondo e vero che custodiamo nell’anima.

Quale brano senti più tuo e perché?

Beh in realtà, essendo autobiografici, amo tutti i miei brani. Sono comunque pezzi della mia vita messi in musica.

Raccontaci qualcosa in più di te, della tua carriera e della passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce da bambino e diventa il mio lavoro quasi ventenne. Ho avuto la fortuna di entrare a far parte della band Timoria nel ’97 e ci sono rimasto sette anni, con grandi soddisfazioni di vendite e pubblico. Sono stati anni di grande fermento artistico e gratificazioni. Poi ho intrapreso la carriera solista e ho già pubblicato altri lavori in passato e numerose collaborazioni con altri artisti italiani, prima di uscire con questa mia nuova gioiosa fatica.

Cosa ti porti dietro dalla tua esperienza con i Timoria?

Di certo una grande esperienza nel settore musicale e non solo. umanamente mi hanno insegnato tanto e un grazie speciale lo devo a Omar Pedrini che è stato per me un fratello maggiore.

Quali sono, secondo te, le prospettive del mondo della musica guardando all’attuale momento storico?

Sinceramente non saprei. è un momento molto particolare per svariati motivi. Mi dispiace dire che in questo momento “si naviga a vista”, ma è la verità purtroppo.

Civins