Intervista – Domande “sComode” a Simone Fornasari

È uscito da poco il nuovo Ep di Simone Fornasari, “Che poi” dal quale è stato estratto il singolo “Con i piedi per terra”. L’Ep traccia in modo netto l’inizio di un nuovo percorso del cantautore, del quale Simone ci ha parlato in quest’intervista rilasciata per AgorART.

-Cosa ti ha portato all’Ep “Che Poi”?

“Che poi” chiude un percorso iniziato lo scorso anno con l’uscita dell’album “…”. Non a caso le copertine dei due dischi hanno un fortissimo richiamo concettuale e sono state concepite dalla stessa mano artistica. “Che poi” è un Ep che parla di scelte, della capacità di saper decidere senza essere influenzati dal mondo che ci circonda: un mondo stereotipato dove il giudizio pesa più di ogni cosa e dove la libertà è un concetto sempre più astratto. Saper scegliere è responsabilità.

-Come nasce il singolo che lo accompagna dal titolo “Con i piedi per terra”?

“Con i piedi per terra” vuole essere un inno alla consapevolezza che abbraccia il desiderio. Credo che sognare sia un dovere, a qualsiasi età. Spesso i sogni sono desideri che l’uomo tende a tenere nascosti perfino a se stesso. Rinunciare ai propri sogni, però, ci porta nella condizione di rischiare di doverci trovare costretti a rincorrere quelli di qualcun altro.

-Quale brano senti più tuo e perché?

Non credo ci sia un brano più mio rispetto ad altri perché, ogni brano che compongo, è figlio di me stesso. Ogni canzone che scrivo arriva da un mio bisogno di comunicare, dalla necessità di scappare da un mondo che sento essere sempre più distante da me e dalla ricerca di una condivisione che possa in qualche modo consolarmi. Posso dire che vado a momenti… un po’ come tutti del resto.

-Ci racconti come nasce la tua passione per la musica?

Non saprei dirti una data precisa ma so solo che da bambino mi gasavo molto di più con lo stereo che con i Lego. Mi piace pensare che la musica sia quella dimensione che, da sempre, mi ha permesso di vivere sospeso da ogni pregiudizio e nella libertà di esprimermi come non sarei mai riuscito a fare nemmeno con l’amico più caro.

-Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Ascolto talmente tanta musica che se dovessi citare qualcuno rischierei di fare un torto a qualcun altro. Vero è che Battisti e Dalla mi hanno cullato fin da bambino così come non ti posso negare che Fabi, Silvestri e Bersani rappresentino quel mondo cantautorale che mi attraversa l’anima ogni volta che li ascolto.

-Progetti futuri?

Spero di poter tornare presto a suonare dal vivo. Credo sia la dimensione più onesta della musica e l’occasione per condividere all’esterno ogni singola vibrazione dell’anima.

Ciao Civins!…e mille grazie per la chiacchierata.

Civins