Aspettando l’uscita per domani, venerdì 17 luglio 2020, per il nuovo singolo di Simone Frulio, giovane cantante di Io Canto e X Factor, che torna con “Ahora”, un promettente tormentone estivo dal ritmo latino, lo abbiamo intervistato per i lettori di AgorArt.
–Come nasce il singolo “Ahora”?
“Ahora” nasce dalla volontà di fare qualcosa di fresco, divertente e movimentato per sollevarci e ballare in un momento difficile come quello che stiamo vivendo a livello mondiale. Insieme a Paolo Paltrinieri, mio produttore musicale, abbiamo deciso di tradurre in spagnolo il brano “Adesso”, presente all’interno dell’album “Battito di mano”, anche un po’ per realizzare un mio desiderio di sempre: cantare in spagnolo, che è una delle mie lingue preferite.
–Come sta andando il tuo album “Battito di Mano”?
Devo ammettere che sono rimasto molto soddisfatto da come il pubblico ha accolto l’album. Siamo entrati addirittura in TOP 10 su iTunes e Google Play e non posso che esserne davvero felice. Purtroppo sono stato un po’ sfortunato perché proprio nel momento in cui stavo iniziando a girare l’Italia per promuovere il disco è scoppiato questo caos mondiale a causa del Covid. Però sono sicuro che riuscirò a rifarmi in tempo!
–Ti va di parlarci della tua esperienza a io Canto e X-Factor?
Sono state le due esperienze a livello artistico più importanti di tutta la mia vita. A “Io Canto” ero proprio piccolino, avevo 12 anni, e mi muovevo su quel palco così importante tra ingenuità e voglia di divertirmi. A “X Factor” invece ero già più consapevole e curioso di imparare il più possibile grazie a Luca Tommassini, direttore artistico, e alla vocal coach Paola Folli. Sono stati entrambi due punti di riferimento molto importanti per me in quei mesi. Diciamo che ho vissuto dei momenti pieni di emozione che porterò sempre con me!
–Parlaci un po’ di te, come nasce la tua passione per la musica?
Mi sono appassionato alla musica grazie a un concerto di Laura Pausini. Avevo 8 anni e i miei genitori hanno regalato a me e mia sorella due biglietti per il concerto di Laura al Forum di Assago, vicino casa mia. Mi ricordo che ero rimasto completamente ammaliato dalla bravura e dalla grinta di Laura. In più era il primo concerto della mia vita e vedere tutta quella gente ammassata sotto al palco che cantava a squarciagola mi aveva davvero impressionato! Dal giorno dopo quel concerto ho iniziato a cantare anche io, organizzando mini concertini in casa per i parenti. E da lì non ho più smesso…
–Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Diciamo che non ho dei punti di riferimento fissi all’interno della musica. Mi piace molto spaziare e lasciarmi influenzare da più artisti. Ti posso dire che l’amore per la Pausini è infinito e rimarrà per sempre, come quello per Giorgia ed Elisa. Negli ultimi anni invece mi sono avvicinato moltissimo ad Ultimo, uno dei migliori in assoluto secondo me degli ultimi tempi. Poi ho anche una vena più latina: ascolto moltissimo reggaeton e rap spagnolo/sudamericano. Mi caricano da morire!
–Come vedi la musica in questo contesto socio culturale?
Trovo che la musica sia sempre quell’unica alleata che non ci abbandonerà mai, neanche in questo momento così difficile. Potremo avere orientamenti politici diversi, religioni diverse, culture diverse, ma la musica sarà sempre quell’anello che ci unisce e ci rende realmente liberi e spensierati.
Civins