Intervista – Domande “sComode” a Stefano Del Bravo

A fine settembre è uscito il suo terzo singolo “Scusami” (per Stanza DB Record) del cantautore Stefano Del Bravo, dopo “Ieri eri con me” e “La macchina del tempo”, che lo porteranno verso un album che vedrà la luce tra qualche mese. In attesa l’ho intervistato per AgorART.

Come nasce il singolo “Scusami”?

Nasce dall’esigenza di voler rappresentare un certo tipo di cantautorato che non esiste più, ma cercando anche un treno per il futuro. ‘Scusami’ è una ballad romantica che ha per protagonisti gli stessi che poi ritroverete nell’album, che si aggirano per le stanze di ogni canzone. C’è infatti un fil rouge che unisce questo progetto discografico e che ricorda i concept album degli anni’70, con delle velleità cinematografiche. È come se se fosse un film ricco di contaminazioni.

Cosa vuoi portare al pubblico con questo brano?

Delle sensazioni che rimandano al cantautorato italiano, deve ormai deve fare i conti con il rap e la trap delle nuove generazioni. È complicato per noi oggi ritagliarci uno spazio espressivo.

Puoi dirci qualcosa in più del tuo album?

Sarà pronto tra qualche mese, visto anche il periodo pandemia. Dovrebbe essere pronto per il nuovo anno.

Parlaci un po’ di te, come nasce la tua passione per la musica?

La musica ha sempre fatto parte della mia vita sin da piccolo, perché sono cresciuto in mezzo ai dischi. La prima canzone credo di averla scritta a 16 anni, quando mi regalarono la prima chitarra, una Fender acustica.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Il cantautorato degli anni’70 e artisti come Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, ma anche Luca Carboni e Raf. Poi ci sono anche le influenze internazionali, che vanno dagli U2 ai Radiohead.

Come vedi la musica in questo contesto socio culturale?

La musica, oggi più che mai, è una valvola di sfogo per le persone e può diventare anche terapeutica. Poi naturalmente dipende dagli artisti: io, per esempio, racconto ciò che mi succede, ma non voglio mai dare una spiegazione delle mie canzoni, perché è giusto che ognuno abbia la sua interpretazione. Ci avviciniamo alla musica che più ci piace e che ci suscita delle emozioni.

Civins