Intervista – Domande “sComode” a Viscardi

Viscardi (alias di Vincenzo Viscardi), partenopeo classe 2000, è una nuova voce dell’R’n’B italiano. Lo scorso 15 ottobre ha pubblicato il videoclip del suo nuovo singolo “Tra Me e Te” e noi di AgorArt lo abbiamo intervistato.

-Come e perché nasce il singolo “Tra a me e te”?

“Tra me e te” nasce per l’esigenza di raccontare l’inizio della tragica storia familiare che da sempre mi ha reso protagonista con una tematica ben precisa, l’abbandono.
L’emarginazione della società di provincia, le ripercussioni di un distacco importante avvenuto in tenera età e l’accettazione di se stessi, mi hanno portato per tutta l’adolescenza a fare i conti da solo per inserirmi in un mondo dove di tabù ce ne sono per tutti.
Scoprire e accettare chi essere, senza una colonna portante, affrontare le paure e i disagi di una società mai troppo pronta.

-Cosa speri di portare al pubblico con l’uscita del brano?

Voglio mandare un messaggio chiaro e spontaneo: di non fermarsi davanti agli stereotipi e che tutti meritiamo una possibilità nonostante il nulla, e che tutto ciò che ci può sembrare tragico e poco bello nel nostro vissuto in realtà ci rende originali.

-Come nasce la tua passione per la musica?

Mio padre, la danza: questi sono stati due punti fondamentali per la passione e dedizione che ho per la musica ad oggi. Posso dire che il fulcro di tutto ciò è stato mio papà, lui era un’aspirante cantante, ogni sera a cena creava una canzone nuova e quindi, intendo dire, la musica è nata un po’ con me.

-Quale esperienza ha contribuito maggiormente alla tua crescita professionale?

Indubbiamente l’avere a che fare con persone serie e che sanno ciò che vogliono, questo mi ha dato una carica e spinta enorme e mi sta insegnando tanto.

-Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Ho una top 5:
Rihanna
Stevie Wonder
Jazmine Sullivan
Chris Brown
Giorgia

-Secondo il tuo parere, quanto i social possono far crescere la musica oggi?

Premetto di ritenermi alquanto tradizionale per quanto riguarda la musica, intendo dire, sono pro alla classica gavetta, nel farsi conoscere da locale in locale, pagati o meno, con uno di spettatore o 1000. Con questo voglio dire, che nonostante io sia tradizionale su questo aspetto, penso che oggi i social facciano molto, danno davvero tante possibilità, che al giorno d’oggi sarebbero irraggiungibili senza essi. Non posso negare la parte nociva che celano in loro, ma se usati bene e a nostro favore, molto facilmente si può volare! E ne abbiamo di esempi di artisti emersi da questi ultimi.

Civins