Intervista – Domande “sComode” ad Andreotti

“1973” è il secondo album del cantautore Andreotti, in uscita l’8 aprile per MiaCameretta Records. Un disco pop vecchio stile che avvolgere l’ascoltatore in un’atmosfera sognante, dionisiaca. In attesa dell’album, vi proponiamo l’intervista ad Andreotti rilasciata per AgorART.

-Cosa ti ha portato al tuo album “1973”?

Onestamente tutto, nel senso che non riesco a stare senza creare musica…e se mi piace decido di pubblicarla…quello che avevo messo insieme mi piaceva e ne ho fatto un disco nuovo, tutto qui.

-Quale brano senti più tuo e perché?

Non ho mai avuto brani che sentivo miei più di altri…sono tutti brani che scrivo e sui quali lavoro per moltissimo tempo, quindi è inevitabile “affezionarsi” (passami il termine) ad ognuno di loro .

-Cosa cambia da “1972” (oltre ad un anno in più, c’è un passo oltre)?

Sicuramente c’é una consapevolezza maggiore nella produzione. Questo disco é decisamente più articolato negli arrangiamenti dei vari brani. Il primo disco era più di “pancia” con una produzione
molto meno articolata e molto più semplice e immediata.

-Come nasce la tua passione per la musica?

Inizialmente perché mi dissero che si “beccava” con la storiella del “sai che io suono”… avevo 13 anni …ovviamente è assolutamente falso, accade il contrario molto spesso.
Poi, giorno dopo giorno, mi appassionavo sempre di più a quello che facevo… iniziai con chitarra e piano, poi basso e la batteria, e poi studiai da fonico ecc…fino a fare della musica una vera e propria ossessione, che mi consuma tutto il tempo possibile, persino le ore di sonno, che stanno diventando sempre meno.

-Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Paul McCartney, i Beatles, i Pink Floyd, Lucio battisti, Rino Gaetano e tanti altri…sarebbe troppo elencarli tutti.

-Quali sono i tuoi progetti futuri?

Continuare a fare musica così come piace a me.

Credi che ci sarà un’evoluzione nella musica o un ritorno alle origini?

Evoluzione nel 2021? Credo sia improbabile… sicuramente si tornerà a pescare qualcosina dal passato…lo si fa tutt’ora…lo si é sempre fatto. Ma non credo si possa ritornare completamente alle origini…ce lo vedi un ritorno a Mozart dopo “l’era di Sfera Ebbasta”…sarebbe bello , ma poco realistico…

Civins