Il 5 febbraio 2021 è uscito il singolo di debutto di Atto Seguente dal titolo “Open”. L’artista – all’anagrafe Andrea Vernillo – è originario di Benevento e regala un pezzo contrastato, che anticipa l’uscita del suo EP di debutto intitolato “The Moment Before”. Conosciamolo meglio nell’intervista che segue.
–Come nasce il tuo nuovo brano “Open”?
Open nasce dall’ispirazione di due elementi. Il primo è quel suono presente in tutto il brano, un pad esteso quasi etereo, ed il secondo la figura del Soccombente, il protagonista di Open e dell’EP. È stato un processo molto veloce perché avevo già in mente ogni collegamento tra i suoni, l’arrangiamento ed il tema.
–So che uscirà un disco, “The moment Before”, puoi parlarcene?
Più che disco o album si tratta di un EP. Una prima presentazione del mio progetto e di me come Atto Seguente. Con The Moment Before parlo del Soccombente, il protagonista che emerge da ogni brano dell’EP. Ognuno di questi è un momento, una parte del viaggio. Raccontare la sua storia è un modo per raccontare la storia degli sconfitti, degli eterni secondi.
–Atto Seguente. Perché questo nome?
Uso questo nome da quando ho ascoltato “All i Need” dei Radiohead. All’interno una frase dice “sono l’atto seguente che aspetta dietro le quinte”. Da allora quell’idea di qualcosa in divenire, in fermento, qualcosa che ancora deve essere, mi ha accompagnato fino ad ora e probabilmente continuerà a farlo.
–Come nasce la tua passione per la musica?
Nasce con il pianoforte e precisamente con Yann Tiersen. Nessuno in famiglia era un pianista o mi hanno mai istruito fin da piccolo alla musica. È stato quindi qualcosa di spontaneo che mi ha aiutato ad esprimere ciò che sentivo.
–Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Oltre ai Radiohead, altri gruppi che ascolto con attenzione ai dettagli sono gli Apparat, Bjork e più recentemente i Son Lux. Dal punto di vista della produzione sono quelli che mi interessano di più. I Son Lux anche per lo stile del cantato e della ritmica.
Civins