Intervista – Domande “sComode” ad I’m Erika

È uscito “Young and free”, l’atteso album d’esordio di I’m Erika, prodotto e arrangiato da Franco Micalizzi e contenente 13 brani, tutti diversi tra loro per genere e mood, tra i quali ol brano “Agua do mar” che vede la partecipazione straordinaria di Fabrizio Bosso con la sua tromba. In quest’intervista consociamo meglio I’m Erika, nome d’arte della cantante foggiana Erika Croce.

Come nasce il tuo album “Young and Free”?

L’album nasce dal desiderio di portare all’orecchio di chi ascolta, un prodotto differente da quelli a cui siamo abituati in questi ultimi anni, oltre che alla voglia di creare un disco tutto mio e far conoscere la mia voce.

Franco Micalizzi, che mi ha dato l’opportunità di incidere questo disco, e che ha creduto in me sin da subito, aveva “nel cassetto” una serie di brani, nati come strumentali, che mi ha fatto ascoltare e ai quali sono stati aggiunti poi i testi, e dopo aver scelto quelli che mi rappresentavano di più abbiamo iniziato ad inciderli. Così è nato questo bellissimo disco.

Cosa vuoi portare al pubblico con questo disco?

Come dicevo prima, l’obiettivo è quello di riportare in voga un genere musicale che non si sente più così spesso ormai.
In radio c’è tanta bella musica, ma tutta molto simile. Il funk, il soul, le ballad non sono più “di moda”. Io ritengo che siano dei mood meravigliosi, e credo sia giusto “riabituare” l’ascoltatore questo tipo di musica.
Poi ovviamente lo scopo è quello di far conoscere la mia voce alle persone e di realizzare qualcosa di mio.

Quale brano senti più tuo?

C’è ne sono due: “Have a nice trip”, di cui ho scritto il testo e di cui amo ogni singola nota e accordo; parla di un momento non proprio sereno
della mia vita, dal quale fortunatamente sono uscita, e scriverlo mi è servito ad esternare quello che avevo nel cuore.
Il secondo è l’unico brano in italiano del disco, dal titolo “Indecisioni”, di cui ho scritto testo e musica. Questo brano era rimasto nel cassetto per quasi 5 anni, poi l’ho fatto ascoltare a Franco, al quale è piaciuto molto e mi ha proposto di inserirlo nel disco.

Parlaci un po’ di te, come nasce la tua passione per la musica?

Sarà scontato, ma non ho scelto io la musica, è lei che ha scelto me. Canto da sempre, da quando ero bambina. Conoscevo a memoria tutte le sigle dei cartoni animati che cantava Cristina D’Avena e costringevo i miei genitori ad ascoltarmi per ore!
La mia mamma è anche lei una cantante, mio papà nel tempo libero fa il DJ, mia nonna da giovane cantava alle feste in casa negli anni ’50 e mio nonno suonava la fisarmonica.
Per quello dico che non ho scelto io, in casa c’è sempre stata (buona) musica, per cui non sarebbe potuto essere diversamente!

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Ascolto molta musica, mi piace ogni genere se fatto bene.
La mia musa è Amy Winehouse, che seguo da molto prima che diventasse famosa in Italia. Di lei amo ogni cosa, ed è un peccato che ci abbia lasciato così presto, avrebbe potuto dare ancora moltissimo alla musica.
Poi amo Pino Daniele, con il quale sono “cresciuta”, credo che “Quanno chiove” sia stata la prima canzone che ho imparato a memoria.
E poi ancora Stevie Wonder, Michael Jackson, Lalah Hataway, Sarah Vaughan, Billie Holiday, Ella Fitzgerald… Insomma, l’elenco sarebbe infinito…..

Civins