Gli Antartica sono una band di Vicenza, attivi da settembre 2019. Lo scorso mese di febbraio è uscito il singolo “Clinica” sul tema delicato della riabilitazione in antitesi con il suo sound fresco e leggero, e di seguito vi proponiamo la mia chiacchierata con loro in questa intervista per AgorArt.
-Come nasce il singolo “Clinica”?
Clinica nasce nella mura modeste della nostra sala prove, ha avuto due step di produzione, il primo con Enzo Cappucci (Carati/Why Everyone Left), il secondo con Simone Sproccati (ChronoSound Factory).
-Da dove deriva il nome Antartica?
Antartica era il nome del gatto del cugino del fratello acquisito dello zio di Simone, è un gatto fico e ci è sembrato giusto rendergli omaggio.
-Nel vostro brano parlate di un argomento molto delicato, quanto è importante stare vicini in momenti del genere?
Essere presenti nella vita delle persone alle quali si vuole bene è essenziale, la difficoltà arriva quando quelle stesse persone affrontano momenti duri, qualcuno potrebbe sentirsi impotente ed inutile. Clinica parla anche di questo.
-Come nasce la vostra passione per la musica?
Sicuramente da più piccoli, quando si ascoltavano i dischi e si prendevano alcuni artisti come riferimento sognando un giorno di essere come loro.
-Quali sono i vostri artisti di riferimento?
Essendo in 4 (e con gusti nemmeno così simili) lo spettro di artisti ascoltati si amplia velocemente, ascoltiamo dai grandi classici come i Blink-182 fino a qualcosa di più moderno come Oliver Tree o Gus Dapperton. Nel panorama italiano sicuramente Ariete, Psicologi e ultimamente anche Blanco.
-I vostri progetti futuri?
Diventare ricchi, famosi e monopolizzare il mercato musicale .
Civins