Intervista – Domande “sComode” agli Inna Cantina Sound

Gli Inna Cantina Sound sono band romana portavoce del reggae-pop in Italia, pronti a presentare il loro terzo lavoro di studio A piedi nudi. L’album prodotto da La Grande Onda, label indie di Tommaso “Piotta” Zanello, è uscito l’11 maggio in tutti i digital store e l’1 giugno sarà su CD distribuito da Artist First, anticipato dal singolo Non svegliarmi.
«Abbiamo scelto il titolo A piedi nudi, perché noi siamo questo, racchiude le nostre esperienze», raccontano i cantanti Gianmarco Amatucci aka Jimmy, Riccando Venturini akaIentu e Viola Rossi. «A piedi nudi abbiamo attraversato l’Italia e l’Europa, così come siamo, a contatto con la natura, con le città e con tutte le persone che abbiamo conosciuto in questi anni di tour. A piedi nudi siamo noi e la nostra generazione, il nostro voler rimanere attaccati alle radici ma anche un po’ con la testa tra le nuvole, freschi come il nostro suono».
A piedi nudi arriva a un anno di distanza dall’uscita dell’EP “Mango Papaya” confermando i temi di una generazione che vuole divertirsi senza mai perdere di vista i temi importanti dei nostri anni.  Le sonorità reggae sono riconfermate ma si aprono mondi nuovi. La produzione artistica e musicale dell’intero album è stata curata da Marco “Magista” Evangelista, il cui contributo è stato. Importante per la creazione di un nuovo sound: pur rimanendo fedelissimo allo stile ormai notodei “cantinari”, infatti, l’album regala un quidinaspettato che lo rende attuale per il mercato musicale con cui intende confrontarsi, a pieno titolo. Il risultato è un disco divertente, con elevati livelli musicali e testuali, complice il curriculum tecnico musicale di molti membri della band, cosa mediamente anomala nel mondo del raggamuffin.  Insomma, dopo più di 150 date in Italia e varie apparizioni in Europa (RototomSunsplash, Overjam, Paxos Reggae Festival,etc.), gli Inna Cantina Sound sono pronti a regalare loro fedeli fan un nuovo tour estivo, ricco di pezzi del passato e di tanti gli inediti, suonato e ballato rigorosamente…  A piedi nudi.

L’intervista
Complimentandomi con loro per l’album, ho voluto conoscerli meglio ponendogli una serie di domande.
Ciao giacomo, io sono jimmy e ti ringrazio di cuore per i complimenti sull’album. Sono felice di rispondere a tutte le domande! 
1. Innanzitutto , come vi siete conosciuti?
Io  e Ientu, l’altro cantante, ci siamo conosciuti nel 2010,  andavamo al liceo insieme al Mamiani di Roma, eravamo in fissa con il reggae  e abbiamo iniziato a scrivere su delle basi , “i riddim“ in gergo.  Sempre a scuola abbiamo conosciuto una band che suonava il funky e abbiamo deciso di suonare dal vivo quelle basi, aggiungendo tutti gli elementi di una reggae-band: percussioni, shaker, fiati. Da lì tanti concerti nella nostra città e abbiamo registrato  il primo disco “innacantina12“ che ci ha fatto fare tanti altri concerti, stavolta anche in gito per l’Italia. Poco dopo abbiamo conosciuto Piotta e siamo entrati nella sua label (la grande onda). Lì  abbiamo iniziato a fare davvero sul serio ed è entrata anche Viola a fare parte del gruppo con cui abbiamo registrato altri due album che ci hanno portato a suonare su dei bellissimi palchi in tutta Italia e in Europa come, fra gli altri, il Rototom Sunsplash in Spagna, l’Outlook in Croazia e il PRF in Grecia.  
2. Come collochereste il reggae nel panorama musicale odierno? 

In Italia il reggae sta passando un momento in cui è davvero difficile collocarlo. Ci sono poche realtà che fanno reggae nella nostra lingua , e purtroppo pochissime riescono a emergere. In Europa il discorso è un po’ diverso ma comunque non è un genere che trovi ogni mese in cima alle classifiche. Fortunatamente ci sono tante eccezioni come il nuovo album di Shaggy e Sting. Noi nel nostro piccolo, in Italia, cerchiamo di diffondere questo genere e speriamo di riuscire a farlo piacere a più gente possibile, è la nostra missione dal primo giorno. 

3. Quale brano vi rappresenta di più?

Il brano che ci rappresenta di più nel complesso è il BALLO DEL CANTINARO. Sia per le tematiche trattate che per la musica sono molto in linea con quello che facciamo di solito. Se invece puntiamo alle novità, Non svegliarmi è un reggae-pop che potrebbe aiutare gli italiani a comprendere meglio questo genere, anche in riferimento alla domanda precedente.

4. Con chi vi piacerebbe collaborare?

Ci piacerebbe collaborare con tantissimi artisti, ma fare un feat con ALBOROSIE sarebbe un sogno. È l’artista italiano che è riuscito a emergere di più a livello mondiale nel mondo del reggae e sarebbe davvero bello poterci collaborare.

5. Su quale palco vi piacerebbe portare la vostra musica?

Al primo maggio di Roma, per quello che rappresenta e per quello che è il messaggio delle nostre canzoni. Se parliamo di sogni al Coachella in California.

Civins