Intervista – Domande “sComode” agli Iron Flies Army

In tutti gli store digitali è disponibile il singolo IFA pt.2 degli Iron Flies Army, il secondo capitolo che dà seguito al singolo IFA e che vede coinvolti al microfono Leon Branco, Tierre, Kanova e Parola Vera, che si sono lasciati intervistare per le pagine virtuali di AgorART.

Come nasce il vostro brano “IFA pt.2”?

Parola Vera: Volevamo fare una traccia potente, una vera banger insomma, Pasha ci ha fatto sentire una quantità smisurata di strumentali, finché non siamo arrivati a questa, un buon equilibrio fra freschezza e hardcore.

TIERRE: L’idea di dimostrare quanto Firenze possa farsi valere e un sacco di lavoro con il nostro
produttore, nessuna formula magica, solo lavoro duro.

BRANCO: Tantissime prove, volevamo alzare l’asticella con questa traccia. Abbiamo provato almeno una decina di versioni prima di arrivare a quella attuale.

KANOVA: Volevamo fare una posse track alla vecchia maniera, ma senza rinunciare ad un sound
fresco, contemporaneo. Abbiamo scartato diversi provini, beat e strofe fino ad arrivare al
risultato finale, del quale sono pienamente soddisfatto.

Quali contaminazioni si possono trovare in questo brano e nella vostra musica?

PV: Tanto rap golden age e primi/metà del 2000 per quello che mi riguarda, anche se non
disdegno la Latin Trap e tutto il movimento dell’ america latina in generale. In ogni caso sono sempre aperto a nuovi ascolti, amo questa musica a 360°.

TIERRE: Il grunge rock di Seattle e il Rap Italiano dei primi anni 2000, tendo a spaziare molto con la musica, ma sicuramente i Nirvana e Fabri Fibra sono due punti fermi nei miei ascolti e nella mia concezione del rap e della musica in generale.

BRANCO: Io ascolto principalmente reggaeton, sono fan della scena Latina, soprattutto di quella portoricana. In passato sono stato sicuramente influenzato dal rap di Emis Killa e dei Club Dogo, penso di aver imparato a scrivere Rap con loro.

KANOVA: Ad oggi Phil Collins, The Weeknd e Meek Meel. Ascolto un sacco di musica dei generi più diversi, non mi limito al rap/trap anche se sicuramente è fra i miei generi preferiti.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

PV: 2PAC se dovessi dirne solo uno. Ma sono tanti in realtà, dipende molto dal periodo. Ad oggi ascolto molto i Santa Fe Klan.

TIERRE: Fabri Fibra, Pantera e Nirvana. Sono un amante del sound crudo, mettiamola così.

BRANCO: Anuell e Bad Bunny, ad oggi i più forti sulla piazza.

KANOVA: The weekend senza dubbio, una grande fonte di ispirazione. Ma dipende molto dai periodi, lo stato d’animo etc…

Raccontateci un po’ di voi e della vostra passione per la musica.

PV: Tutto è iniziato con i dischi di mio fratello; Golden age del rap, musica di spessore. Poi ho
scoperto Inoki Ness (che negli anni è diventato un fratello), Joe Cassano e il rap italiano più’
in generale, mi sono detto “Devo farlo anch’io !”. Così con un altro amico storico e valido
rapper Fiorentino, “Nanne”, abbiamo iniziato a registrare in cantina i primi pezzi. Dopo è nata
la Tullo Soldja, siamo stati fra le realtà di punta nel panorama Toscano per anni. In seguito
ho dovuto arrestare forzatamente la mia carriera musicale per causa di forza maggiore, fino all’anno scorso, nuovo crew, firma con l’etichetta ed eccoci qui.

TIERRE: Ho suonato batteria e basso in una decina di gruppi verso i 13 anni, non essendo un
virtuoso degli strumenti, quando ho scoperto il rap ho mollato tutto e mi sono dedicato al
100% alle rime. Con degli amici formammo L’NBA, il mio primo crew, molto legato al writing e alla “street life”, chiamiamola così. Dopo qualche anno di concerti e musica ho dovuto stoppare la mia neonata carriera, fino al 2018. Per qualche anno ho fatto uscire singoli, un po’ senza una logica e un piano, finché Dome Recordings non mi ha notato e ho firmato per la mia etichetta. In parallelo ho fondato IFA, è venuto tutto molto naturale.

BRANCO: A 12 anni ho sentito Emis Killa, Parola di Ghiaccio, da lì ho iniziato a scrivere le prime rime. È stato un percorso naturale, col passare del tempo ho affinato la mia tecnica, fino a farmi notare, nel frattempo ho lavorato e gestito qualche studio e ho migliorato le mie capacità
fonico per capire il suono a 360°. Nel 2018 ho fatto uscire i miei lavori veramente validi e
sono stato notato da Dome, ed eccoci qui.

KANOVA: Ho iniziato con gli amici, facendo freestyle al parchetto. Diciamo che ho sempre ascoltato rap da che ho memoria, il tutto e venuto da sé, ecco. Dopo un annetto ho deciso di reccare il mio primo pezzo, tutti mi dicevano che avevo talento. Nel 2019 ho vinto un contest dell’“Elfo” e “Biggie Paul” con una traccia, che poi sarebbe diventata Miami. Una volta uscita e
girato sono passate poche settimane prima che la mia etichetta mi contattasse. Ho firmato e
nel frattempo sono entrato in IFA con i miei fratelli.

Quali sono i vostri progetti per questo nuovo anno?

PV: Il 12 Febbraio uscirà il mio primo disco ufficiale; “Dalle ceneri”, è un lavoro molto importante per me, spero venga recepita la passione che ci ho messo. Per quanto riguarda i progetti del crew, ancora non posso spoilerare nulla, ma occhi aperti.

TIERRE: Uscirò con un EP solista, ma ancora non posso dirvi molto, sarà fuori prima dell’estate e per me rappresenta un “LEVEL – UP” nella mia musica.
Ci saranno anche progetti pazzeschi con il crew, abbiamo tra le mani delle bombe, ma vedrete…

LEON BRANCO: Fine marzo uscirà il mio tape solista, sono emozionatissimo, ci sto lavorando da mesi ormai. Presto avrete più notizie, per ora tenete d’occhio i miei social, ci sono sorprese in arrivo. Con IFA invece abbiamo dei pezzi assurdi nel drive, date tempo al tempo perché stiamo per cambiare le regole del gioco.

KANOVA: Uscirò con un EP prima dell’estate, un progetto molto importante e sudato, ci sto lavorando notte e giorno per creare qualcosa di unico. Con il crew stiamo lavorando a qualcosa di grosso a livello Italiano, ma ancora non posso parlartene, chi vivrà vedrà.

Civins