Intervista – Domande “sComode” ai Chris Lentney

Il duo romano Chris Lentney ha fatto il proprio esordio il 23 agosto 2020 con l’Ep di pop sperimentale (volendo usare un’etichetta) “Roman New Wave”. Facendo i complimenti per questo loro lavoro e un in bocca al lupo per il futuro, ho scambiato quattro chiacchiere con loro nell’intervista che segue e invito a ad ascoltare la loro musica.

Come nasce il progetto Chris Lentney?

Chris Lentney nasce casualmente dalla conoscenza di Andreas Macrì e Filippo Fossà, due ventunenni romani sempre stati indaffarati con la musica.

Come nasce il vostro EP “Roman New Wave”?

“Roman New Wave” è nato praticamente assieme a Chris Lentney nell’autunno dello scorso anno.
Si tratta in assoluto del nostro primo lavoro assieme come musicisti.

Quale brano senti più vostro e perché?

Scegliere un brano più “nostro” sarebbe come affermare di preferire un femore a una tibia, consideriamo questo ep come un corpo unico formato da elementi che vivono quasi esclusivamente nel loro contesto.

Parlateci un po’ di voi, come nasce la vostra passione per la musica?

Veniamo entrambi da contesti familiari che definiremmo fertili per degli aspiranti musicisti.
Siamo nati e cresciuti con la musica, entrambi chitarristi con gusti e stile differenti anche se non conflittuali.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Tantissimi, ognuno ha i propri, ma nessuno di riferimento per il progetto.
Alcuni amici hanno detto di sentire influenze dei Bluvertigo, dei Cani, anche dei Baustelle, ma non li definirei di riferimento.

Come vedete la musica in questo contesto socio culturale?

L’offerta musicale degli ultimi anni è molto ampia e variegata.
C’è la possibilità di scoprire ogni giorno artisti di ogni tipo e calibro.

Civins

Chi sono Chris Lentney?
È un progetto composto da Andreas Macrì e Filippo Fossà, due ventunenni romani che in qualche modo hanno sempre avuto a che fare con la musica.
Poco meno di un anno si sono trovati casualmente in studio e con la stessa casualità hanno scritto e registrato SRB, il secondo brano nell’Ep.

“Vogliamo trovare un accordo fra espressività moderna e consapevolezza musicale, sperando di contribuire a un miglioramento della situazione artistico-musicale in cui viviamo.
In seguito a questo ci si potrebbe definire un progetto pop sperimentale per la comodità delle definizioni, ma forse è ancora presto per farlo”, hanno spiegato.