Intervista – Domande “sComode” ai Flutua

Il progetto Flutua nasce nel settembre 2010 da un’idea di Dana (voce), Devis (batteria, drum machines e campionatore), Franco (basso) e Matteo (chitarra e synth) e il loro primo album, “Vota amore”, (I Cuochi Music Company) è disponibile sulle piattaforme digitali. Qui di seguito vi proponiamo l’intervista rilasciata dal gruppo per AgorART.

-Come nasce il vostro disco “Vota Amore”?

L’album “Vota Amore” esce nell’ aprile del 2019 ed è il primo album che registriamo professionalente in assoluto. Genere e sonorità elettroniche con influenze dance, punk, dub, trip hop, drum’n’bass, funk, raggae.
Parti ritmiche che ci fanno muovere, grooveggianti ed incisive. Chitarre sornione che sanno graffiare ma anche dare colore. Linee di basso che sanno pompare ma anche essere molto ariose.
Le nove canzoni hanno tematiche attuali e si basano sulle esperienze vissute con tutto il loro bagaglio emotivo. Testi dallo stile ironico, leggero e diretto. Melodie accattivanti.

-Cosa volete portare al pubblico con il singolo “Penso e Ripenso”?

Vogliamo trasmettere questo messaggio al pubblico: pensate meno, pensate meglio. Stare a rimuginare tutto il tempo non aiuta, si corre il rischio di vivere in una spirale di rimpianti delle occasioni perse.

-Quale brano sentite più vostro e perché?

Il brano che sentiamo più nostro.

Dana: “Tu vuoi tu puoi”.

Devis: “Penso e ripenso”.

Fabio: “Lux”.

-Parlateci un po’ di voi, della vostra passione per la musica.

Dana: è nata la passione per la musica prima di me, infatti mia mamma, quando aspettava me, cantava sempre ascoltando musica. Infatti è sempre stata presente in casa, perchè entrambi i miei genitori ascoltavano molta musica. Da bambina suonavo letteralmente la batteria di pentole di mia mamma. I miei giochi preferiti erano sempre a sfondo musicale.
Costruivo strumenti rudimentali con le cose che trovavo in casa, finché in miei mi hanno acquistato una “vera” chitarra classica.

Devis: prima di una vera e propria passione per la musica è “ esplosa ” in me la passione per la batteria; per i suoni della batteria! Ogni volta che sentivo una qualunque canzone venivo letteralmente catturato dal suono di cassa e rullante, dagli stacchi “ rotolanti ” sui tom e sui timpani, dal crescendo di tensione prodotto dai piatti, e trovavo incredibile che una persona sola potesse gestire una tale potenza di suoni. Va da se quale strumento musicale abbia calamitato il mio interesse….

Fabio: Molto probabilmente perchè mio padre era un musicista ed ho avuto questa idealizzazione nei confronti della musica.

-Flutua: da dove deriva il nome del vostro progetto?

Il nome Flutua nasce dal desiderio di leggerezza che abbiamo nella vita. Ci piaceva l’idea di fluttuare nell’aria. Inizialmente il nome era Fluttua, con la doppia T, ma poi ne abbiamo tolta una per renderlo più leggero.

-Quali sono i vostri progetti futuri?

Progetti futuri: sicuramente un tour live Covid permettendo. Stiamo in questi giorni registrando un inedito, su cui abbiamo un progetto speciale.

Civins