Intervista – Domande “sComode” ai Lambrusco Brothers

Sono in rotazione radiofonica e in digitale la band emiliana dei Lambrusco Brothers con il singolo “Mai ali per noi”. Ho intervistato per AgorART il gruppo, conosciuto anche per la loro trasmissione radiofonica Radio Nimel, costituito da Lele Abusiv, Armando Bolivar, il Conte e il Borko.

Come nasce il vostro singolo “Mai ali per noi”?

Per rispondere in maniera sintetica si tratta della metafora suina di un sogno infranto o inespresso, cioè tutti vorremmo volare ma abbiamo le ali piccole e la forza di gravità vince sempre. Ma noi non ci arrendiamo in ogni caso. Comunque eravamo a campeggiare tutti e quattro nelle colline di Reggio Emilia e tra grigliate e lambrusco abbiamo spezzato la parola Maiali e li è partita la vena.

Parlate ci un po’ di voi, come nasce la vostra passione per la musica.


Nessuno di noi era una promessa calcistica e per attirare la gnocca abbiamo cominciato a suonare. Questa è la verità. Poi col tempo è diventata anche una passione. Ogniuno di noi 4 calca le scene da ormai trentanni e ne abbiamo viste parecchie, cantiamo in dialetto emiliano ed è una gran bella cosa portare avanti il cantato nel nostro volgare. Abbiamo deciso di scrivere anche in italiano , cercando di mantenere lo spirito genuino e ironico. Siamo tutti rokkettari più o meno estremi e R’n’R.

-Quanto c’è dell’essere emiliani nel vostro lavoro?

È imprescindibile separare l’emilianità dal nostro progetto, è un tuttuno. Essere nati sulla Via Emilia ti fa vedere le cose in un certo modo. Siamo istintivi e spontanei. Non puoi separare il cotechino dal lambrusco perché si compensano e si esaltano insieme.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Tantissimi ma i più importanti Guccini, Equipe 84, Caterina caselli , i Nomadi, i CCCP, Gaudio Catellani, Andrea Mingardi, Vasco, Bertoli…

Domanda strana: se doveste abbinare ciascun componente del gruppo a un vino (ed escludo il Lambrusco che va con tutto, ma sarebbe troppo semplice!)?

Il Conte si definisce un rosso importante un “Nobile di Montepulciano Doc “
Bolivar un aromatico “Vermentino di Gallura”
Lele Abusiv è un tannico “dolcetto di Diano d’Alba”
ed infine il Borko è un “Rosso Campari “che da dipendenza
….il tutto farcito sempre dal Lambrusco.

Civins