Intervista – Domande “sComode” ai Sirente

“Vivi a domani” è il singolo di debutto dei Sirente, disponibile su tutte le piattaforme dal 20 novembre 2020. Qui su AgorART la mia intervista alla band abruzzese per conoscerli un po’.

Come nascono i Sirente?

Jonathan: Ciao Civins, grazie per l’intervista. Noi 4 ci conosciamo da tanto tempo e suoniamo
insieme dal 2016. IL progetto Sirente nasce nel Marzo 2020, quando abbiamo conosciuto il nostro attuale produttore e manager Ioska Versari.

Come è nato il vostro singolo “Vivi a Domani”?

Valerio: Nasce da un idea di mio fratello Riccardo, che ha scritto testo e musica. Ha subito una lunga gestazione in realtà ed ha cambiato numerosi vesti. Grazie anche all’aiuto di Ioska però abbiamo trovato la giusta strada e siamo soddisfatti del lavoro finito.

Quale messaggio vorreste trasmettere al pubblico con questo brano?

Riccardo: Vivi a Domani è rivolta a tutti coloro che a volte si sentono persi e che credono non ci sia più nulla in cui credere. Beh non è così; c’è sempre qualcosa o qualcuno per cui vale la pena lottare, che ci tirerà su quando stiamo per cadere: per noi quel qualcosa è stata la musica.

Come arriva la vostra collaborazione con Flebo Records?

Matteo: Il caso ha voluto che Jonathan entrasse a far parte dello staff del Tour Music Fest, dove era presente come giudice Ioska. Lui, una volta sentite le nostre demo, si è dimostrato entusiasta nei confronti de progetto e ci ha offerto un contratto di produzione artistica e management.

Parlateci un po’ di voi e della vostra passione per la musica.

Jonathan: È senz’altro una componente fondamentale nella vita di ognuno di noi. Chi per un
motivo chi per un altro è molto legato alla musica. Ed è per questo che vorremmo vivere con Lei e di Lei.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Matteo: In realtà abbiamo gusti abbastanza eterogenei. In generale però, quando scriviamo,
cerchiamo di prendere spunto dal pop italiano, sia da quello classico che dalla nuova corrente indie, ma anche dalle sonorità brit pop a cui tutti siamo molto legati, il tutto senza trascurare le sonorità elettroniche (anche se in vivi a domani si sentono poco).

Come vedete la musica nel contesto attuale?

Valerio: Non molto bene purtroppo. Se già era in difficoltà, il Covid-19 gli ha dato un altro
fortissimo colpo. Dobbiamo essere positivi (non è una battuta) però e guardare al futuro con
ottimismo. La sfida è dura, ma è cosi che piace a noi.

Civins