Intervista – Domande “sComode” ai Sonograms

AgorART è diventata una piazza virtuale che vuole dare spazio soprattutto a “voci” nuove e poco note, e questa volta vogliamo presentarvi i Sonograms, un duo emergente della provincia di Treviso, costituito da Alex Michielin (chitarra) e Andrea Breda (batteria). Di seguito l’intervista rilasciata per il nostro blog, annunciando l’uscita del video del singolo “Serendipity”.

Come nascono i Sonograms?

Io [n.d.r. Alex] e Andrea ci conosciamo fin da piccolissimi, quando suonavamo le cover nella classica band della scuola. Dopo qualche anno, ci siamo ritrovati di nuovo insieme a girare il Canada come turnisti per un altro progetto. In quella occasione, veramente per caso, abbiamo comunciato a scrivere qualcosa, mettendo insieme i nostri ricordi del passato e le mirabolanti peripezie che ci stavano capitando fra una tappa e l’altra di quel tour pazzo. Tornati a casa, è stato spontaneo raccogliere tutto e dare una forma e un futuro a tutte le impronte lasciate dal nostro percorso, e come se non attraverso la musica? Così sono nati i Sonograms.

Come è nato “Serendipity”?

“Serendipity” è il primo brano che abbiamo scritto.
Nato in modo spontaneo, in una di quelle tipiche serate in cui ti ritrovi a cazzeggiare senza meta con una chitarra in mano. Poi esce quel riff di chitarra che comincia a ossessionarti finché non ne fai una canzone finita. È quasi un copione, ma è bellissimo, è la nostra serendipità. Non potevamo immaginare che quello sarebbe stato l’input ad iniziare un vero e proprio progetto.

Cosa volete portare al pubblico con questo brano?

Questo brano è una lettera d’amore alla musica. La serendipità non è altro che il modo in cui
l’ispirazione si mostra a noi, in brevi istanti, piccole epifanie proprio quando si smette di cercarla. La cosa interessante è che questo carattere non appartiene solo all’ispirazione artistica, ma un po’ a tutte le cose che ci rendono felici. Quello che vorremmo dire a chi ci ascolta: credete in quei piccoli istanti in cui un dettaglio riesce a dare un senso al vuoto, a tutta una giornata di buio totale. Insomma, mi sembra inutile cercare la felicità in maniera ossessiva, se poi quando ti passa accanto non la sai riconoscere.

Parlateci un po’ di voi, della vostra passione per la musica.

La nostra passione per la musica nasce da ragazzini. Andrea inizia a suonare la batteria da adolescente, e dopo poco crea un gruppetto per passare le giornate divertendosi.
A quel collettivo appassionato poi mi sono aggregato io, suonando il basso “perché era l’unico
strumento che mancava”; anche se in realtà io provenivo da studi classici di chitarra e pianoforte, adattarmi è stato abbastanza naturale. Alla fine sono ritornato alle origini proprio grazie a Sonograms. Con il tempo abbiamo imparato a condividere questa passione che ci ha aiutato a crescere come persone e a suggellare un bellissimo rapporto. Della musica possiamo dire che è un amica che ci è sempre vicina, quella più fedele.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Siamo molto “variegati” nelle abitudini di ascolto, e ci confrontiamo moltissimo, mandandoci ogni giorno nuove scoperte e tutto il resto.
Artisti di riferimento sono sicuramente The Neighbourhood, Amber Run, Daughter, Tame Impala… ma anche Ben Howard, Bon Iver e ovviamente i grandissimi Radiohead.

Siamo ormai in atmosfera ChristmasTime e siete all’inizio del vostro percorso immaginiamo
che possiate esprimere un desiderio per il vostro futuro, quale sarebbe?

Il desiderio più grande oggi: poter tornare sul palco per dire tutto quello che abbiamo da dire. È proprio nel live che tutto trova un senso, ed è l’unico vero modo per arrivare a parlare al nostro pubblico, almeno per noi. La pandemia ci ha fermati mentre stava per iniziare una serie di date, ci ha spenti: questo singolo, e ciò che ne seguirà, è anche questo: riscatto.

Civins