Intervista – Domande “sComode” ai The Shape

“Morning, Paradiso” è l’album della reunion della band veronese The Shape, per l’etichetta LaCantina Records, dopo una pausa durata quasi cinque anni. Anticipato dai singoli “Sweet Devotion”, “We Can’t Have It All” ed “Every Time You Go”, “Morning, Paradiso” è un piccolo caleidoscopio sonoro, un disco da ascoltare tutto d’un fiato, magari mentre leggete l’intervista rilasciata dalla band per AgorART.

-Come nasce il vostro nuovo disco “Morning, Paradiso”?

Il disco “Morning, Paradiso” nasce esattamente nel momento in cui, dopo essere stati lontani per svariati motivi, riusciamo a rincontrarci nella stessa stanza. L’esigenza di scrivere nuova musica è venuta subito a galla e ci siamo messi a lavorare sui concetti e i riferimenti di questo nuovo disco.

-Quale brano è più rappresentativo del vostro ritorno?

We Can’t Have It All.È certamente un bel quadro di riferimento sulle nuove tendenze che si ritrovano in questo lavoro, all’interno vi sono tutte quelle sonorità morbide e malinconiche da cui ci facciamo trasportare.

-Cosa avete fatto in questi cinque anni di stop?

Quando c’era la possibilità continuavamo a fare concerti live; singolarmente invece avevamo iniziato a intraprendere strade lavorative che ci hanno allontanato tra di noi portandoci in città diverse o addirittura stati diversi.Oltretutto da parte nostra vi era anche la scelta di fermarci per un po’ per poter schiarire meglio le idee su cosa fare con il nostro progetto.

-È un atto di coraggio o di incoscienza tentare il ritorno in questo periodo storico in cui la pandemia ha colpito trasversalmente anche il mondo della musica?

Col senno di poi lo definirei un atto d’incoscienza, d’altra parte però avevamo il disco già pronto e forse sarebbe stato più controproducente tenerlo fermo per troppo tempo. Quando si crea un disco nuovo vi è talmente tanto lavoro dietro che nel momento in cui viene rilasciato,per chi l’ha scritto, sembra già “vecchio”, quindi sentivamo la necessità di farlo uscire nonostante le difficoltà del periodo.

-Raccontateci un po’ della vostra storia musicale.

Musicalmente nasciamo come cover band di classici; dopo un anno abbiamo scritto il nostro primo EP e da quel momento abbiamo capito la bellezza di poter scrivere cose proprie senza vincoli di genere e ci abbiamo preso gusto.

-Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Tutti gli artisti che hanno una dolce malinconia di fondo: Feu! Chatterton, Radiohead, Josin, Talkin Heads…

-Quali sono le vostre prospettive guardando al futuro?

Scrivere musica nuova ampliando le nostre influenze e ritornare a suonare live.

Civins