Intervista – Domande “sComode” ai Tristema

Tornano, dopo otto anni dal loro ultimo lavoro, con un nuovo album, miscela di pop-rock, alternative, progressive, inserti elettronici e tradizione cantautorale italiana dal titolo “Pandora”. In questa intervista ho chiacchierato con i Tristema, la band composta da Candido Di Sevo (voce e basso), Alessandro Galdieri (voce, chitarra e piano/synth), Romolo D’Amaro (chitarra) e Dario Bruno (batteria).

Come nascono i Tristema?

I Tristema nascono alla fine del 2005 dall’incontro di giovani musicisti con un‘enorme passione per la musica, i quali decidono da subito di lavorare solo sulla stesura di brani propri, senza passare attraverso l’interpretazione di brani altrui, per poter già da subito dar vita ad una miscela di generi e di emozioni data dall’influenza di diverse esperienze e di ascolto dei componenti della band.

Come è nato il vostro disco “Pandora”?

Pandora: è un concept album che nasce dalla nostra visione critica del mondo in cui viviamo e del modo in cui lo viviamo e recepiamo, così bisognoso di speranza e ormai quasi estraneo al concetto di essere umano, come i lavori precedenti (Come ti vorrei (2007) e Dove tutto è possibile (2012) Pandora in uscita il 14 dicembre 2020 è un album che ha un’attenzione soprattutto sociale ai temi trattati nelle liriche nate dalla collaborazione con la grande Amica e Scrittrice Brunella Zambrano. Arricchito da tante contaminazioni pop-rock, alternative, progressive, inserti elettronici e tradizione cantautorale italiana che danno vita a un sound unico nel suo genere.

Quale brano del disco sentite vostro e perché?

In realtà sentiamo nostro tutto l’album, forse in particolar modo il pezzo che più ci rappresenta è proprio il singolo “Pillole di felicità”, perché esprime a pieno le nostre sonorità e mette da subito in risalto i temi che verranno affrontati nelle varie rappresentazioni del concept ( la voglia di avere una visione ottimistica del mondo e l’importanza di non abbattersi mai, sperando sempre in un esito positivo ) anche se in piccole dosi, in “pillole” appunto.

Qual è il messaggio che volete rimanga con questo disco?

Il messaggio è di speranza, risorsa vitale, alla quale, mai come in questi tempi, è necessario attaccarsi per cercare di affrontare le difficoltà in un modo forse più leggero e ottimistico, nonostante la dura realtà che viviamo, in un certo modo quindi il messaggio è quello di superare qualsiasi cosa succeda attraverso un grandissimo aiuto, da cercare nella musica in generale, poiché Essa riesce anche a distoglierti da quella realtà e catapultarti in dimensioni più intime, private, dove ti senti libero e in pace con te stesso.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Questa domanda avrebbe una risposta molto lunga e articolata: in breve possiamo affermare che i nostri artisti di riferimento non sono pochi, ognuno di noi viene da ascolti di generi diversi tra loro; il risultato ci ha condotto in un’unica sonorità. Alcuni tra i tanti che possiamo citare in breve sono : Pain of Salvation, Muse, Pearl Jam, ma anche artisti italiani, dai mostri sacri tipo De Andrè, F.Battiato, Timoria, Bluvertigo, così come artisti del panorama Underground italiano, vedi P.Benvegnù (Scisma) etc.

Raccontateci un po’ di voi e della vostra passione per la musica?

Il nostro percorso artistico è mutato nel tempo, è cresciuto di pari passo con la nostra età e le nostre esperienze. Una crescita graduale, come tutte le cose che abbiano costruito nel tempo, grazie anche alla coesione di un gruppo di Amici, anzi una famiglia a tutti gli effetti, fa’ della nostra una missione comune partendo dalla passione individuale per la “Dea Musica” in tutte le sue diversità rappresentative, una maturazione concreta e ricca di amore che vede la luce nel 2007 con il primo lavoro (“Come ti vorrei”). Quest’ultimo, oltre a riscuotere critiche positive da parte della stampa del settore, ci ha permesso di esibirci in supporto a molti artisti di spicco tra cui PFM,Vasco Rossi, Subsonica, ecc. Nel 2012 poi la seconda fatica (“Dove tutto è possibile”) nella quale abbiamo realizzato un altro sogno: la partecipazione di uno dei nostri artisti di riferimento Daniel Gildelow (Pain of Salvation) nel brano “L’assenza”. Il 2020 ha segnato un ritorno importante per noi della band, con il primo singolo: (“Pillole di felicità”) ma sopratutto per l’intero album (“Pandora”) che sarà presentato e pubblicato il 14 Dicembre 2020 a distanza di otto anni dal precedente. La passione per la musica a differenza del nostro percorso umano e professionale è rimasta immutata. Crediamo fermamente che la musica sia paragonabile a una vera e propria Droga (intesa tale per la dipendenza da Essa), è una passione di cui non riusciamo a fare a meno ne siamo dipendenti a tutti gli effetti. Un nuovo inizio dunque, maturo e consapevole, con dei testi autentici dai quali emerge verità, voglia di raccontare e raccontarsi davvero senza filtri, scegliendo di dire tutto e di non nascondere niente, nessuna sensazione, senza risultare mai scontati.

Civins