Intervista – Domande “sComode” a Frances Alina Ascione

Frances Alina Ascione ha partecipato a The Voice 2016 nel team di Emis Killa e poi è stata finalista nei 60 giovani di Sanremo 2017. Attualmente è presenza fissa nel programma di Radio2 “Social Club” con Luca Barbarossa, dalle 10.30 alle 12.00, e ha appena pubblicato il singolo Follia indolore.

Le ho voluto sottoporre alcune delle mie domande “sComode”, per conoscere meglio lei e le sue aspirazioni.
1. Cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo album?
Beh, il mio prossimo, e primo, album è ancora in formazione, per cui non so ancora neanche io esattamente cosa aspettarmi. Sicuramente sarà variegato dal momento che io amo molto tutta la musica ed essendo la mia prima vera esperienza in studio e di scrittura vorrei metterci di tutto. Sono cresciuta ascoltando e apprezzando moltissimi generi musicali – dal blues alla house – e ho brani molto diversi che vorrei usare. Sto ancora cercando quell’elemento che dia una coerenza al tutto .

2. Radio o Televisione, dove ti senti più a tuo agio?
Ahah, è tosta! Sono una cantante, e sono anche molto timida. L’esperienza che sto vivendo ora in radio è bellissima e ovviamente non faccio la speaker, non ne sarei assolutamente in grado. A Radi 2 “Social Club” facciamo tanta musica dal vivo ogni giorno ed è veramente stimolante, però sono anche una performer e sono molto fisica, per cui mi manca un po’ il fatto che non posso esprimermi con il corpo, cosa che posso fare in televisione. Ma allo stesso tempo non penso di essere adatta a fare televisione. Quello che preferisco in assoluto è il palco. Tra le due, comunque, direi la radio.

3. Il tuo album in poche parole?
Sarà schizofrenico, umorale, internazionale. Poi sono alle prime armi, per cui forse rischia di essere anche un po’ ingenuo, ma chi se ne frega. L’importante per me ora è finalmente esprimermi.

4. Sogni nel cassetto?
Il mio sogno è quello di poter un giorno essere conosciuta e riconosciuta per la mia musica. Non voglio avere aspettative troppo alte. Non che non abbia obiettivi, ma li voglio perseguire con serenità.

5. Come vedi i talent? Fucina per giovani o perdita di tempo?
Io ho partecipato a un talent, e ammetto di aver vissuto una bellissima esperienza, ne sono uscita più matura e divertita. Però ero molto scettica all’inizio, l’idea del talent non mi ha mai fatto impazzire. The Voice mi è capitato, e l’ho vissuto con lo spirito giusto, come un gioco. Non direi che è una perdita di tempo perché i talent danno comunque ai giovani visibilità e opportunità di crescita. Tuttavia possono essere molto “pericolosi”: sono programmi che hanno poco a che vedere con la musica e con l’arte, seguono criteri televisivi, devono fare ascolti. Sono felice di percepire che la portata del fenomeno talent show si stia esaurendo lentamente. I ragazzi che partecipano ai talent sono spesso molto talentuosi e giovani e non hanno alcuna colpa , ma l’idea diffusa secondo la quale per arrivare da qualche parte sia necessario partecipare a questi programmi è veramente deleteria, così come è terribile il fatto che si dia spazio solo a ragazzi che escono dai talent show . La musica, l’arte e la bellezza nascono in altri luoghi, ovvero il palco e lo studio .

Civins