Intervista – Domande “sComode”a Marta Brando

Italiana di origine latino-americana, del Perù, Marta Brando ha esordito con il singolo “Young”, un brano moderno che fonde R’n’b, pop elettronico e le ritmiche Trap. Ho fatto una chiacchierata con questa artista esordiente e di seguito potete leggerla nella nostra intervista.

Come è nato il tuo singolo “Young”?

“Young” è nato da un’idea di Paolo Agosta, che una sera mi ha sentito cantare in un locale di
Milano e mi ha proposto di registrare un inedito. Così ho avuto l’onore di interpretare un suo
brano, corredato inoltre dal testo scritto da Alexandra Hamilton Consigli, un’autrice americana. Posso solo dire di essere stata davvero molto fortunata.

Come mai la decisione di cantare in inglese?

In realtà il brano è nato per essere cantato in inglese, anche perché l’autrice del testo è americana, quindi abbiamo pensato di seguire questa prima tendenza. Trovo inoltre che l’inglese sia una lingua veramente molto musicale. Nonostante questo però mi piace molto cantare anche in italiano e in spagnolo che sono le mie due lingue madri.

Cosa vorresti portare al pubblico con questo brano?

“Young” è un brano che vuole comunicare quel misto di emozioni tipiche dell’età giovanile, in particolare le sensazioni di spensieratezza, di gioia ma anche di incertezza che noi giovani proviamo quando ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo; nel brano ad esempio si parla di un primo amore ma in realtà si rivolge più in generale a tutte le straordinarie esperienze che ci rivolge la vita. Il brano è stato composto da Paolo Agosta, mentre il testo è stato scritto da Alexandra Hamilton Consigli, un’autrice di testi americana. la canzone è inoltre corredata da un video diretto e montato da Federico Fregoni di Officina Binaria, nel quale abbiamo cercato di creare un playback mistico e psichedelico basato su giochi di colori e maschere sovrapposte.

Come arrivi a Marta Brando?

È stato un processo molto graduale: a sette anni ho iniziato a studiare pianoforte e a dodici canto, passione che mi ha portato poi a conoscere Paolo e a decidere di intraprendere questo progetto discografico insieme. Se invece ti stai chiedendo perché ho scelto come nome d’arte Marta Brando è perché il mio nome reale è Marta Brandolini, solo che Brandolini suonava troppo lungo e così l’ho abbreviato in Brando.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Diciamo che principalmente sono sempre stata interessata alle voci femminili, sono cresciuta infatti ascoltando la musica di Whitney Houston e Mariah Carey, di cui mia mamma è una grande fan. Durante il liceo mi sono poi avvicinata alla musica di Beyoncè, Christina Aguilera e Jessie J. Mi sono poi interessata alle grandi cantanti italiane, come Mina e Giorgia. Negli ultimi anni inoltre mi sono avvicinata al jazz, genere che sto attualmente studiando, in particolare apprezzo le cantanti Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Norma Winstone.

Come ti vedi nel panorama musicale?

Spero di riuscire a ritagliarmi un spazio nel panorama musicale come cantante professionista e di riuscire a far conoscere la mia musica a più persone possibili.

Civins