Interviste – Domande “sComode” ai Lambrusco Brothers

I Lambrusco Brothers, dopo il brano di novembre “Mai Ali Per Noi” (un titolo che era già un programma), sono tornati a qualche giorno da San Valentino con il singolo “AMAMI”, che celebra l’amore in una maniera del tutto differente dal solito, in stile “lambruschiano”, possiamo dire. E con la loro ironia irriverente e talvolta dissacrante, hanno accettato un nuovo confronto per le pagine di AgorART. Ed ecco a voi la loro scoppiettante intervista.

Come nasce il vostro nuovo singolo “Amami”?

Come già sapete, il brano è nato da un’ispirazione di Lele: aveva in testa un ritornello che lo tormentava da diversi giorni. Una sera era a cena da un’amica insieme a Bolivar, che porta sempre dietro la sua chitarra e ad un certo punto, tra il primo ed il secondo piatto succede più o meno questo:

  • Lele: “Fausto! Ho un pezzo d’amore da proporti”
  • Fausto: “Sarai mica malato?”
  • Lele: “Dai! Lo sai che ho anche dei sentimenti!” Senti un po’ questa strofa: “Amamiiiii, per la merda che sono…..” Senti la melodia con cui mi immagino di cantarla
  • Fausto: Non ci posso credere Lele! È fantastica! Aspetta che metto giù gli accordi! Però Lele, la
    cantiamo in italiano……
    Questo è il concepimento di AMAMI. Sappiamo esattamente giorno ed ora, ma per fortuna il brano è nato in meno di 9 mesi!

Cosa vi ha portato a scrivere un brano diverso da “Mai ali per noi”?

A dire il vero stavamo lavorando su un paio di altri pezzi, per uno avevamo già l’arrangiamento pronto; “AMAMI” non era in programma. Poi, però, ascoltando il testo che ci proponeva Lele, abbiamo immaginato subito la canzone e siamo partiti in quarta per realizzarlo. Tra l’altro è stato realizzato davvero in tempi record. Volevamo presentarlo prima di San Valentino e grazie alla Lambrusco Band e alla Busker Recording Studio abbiamo ottenuto dei risultati straordinari in pochissimo tempo.

C’è un messaggio in questo brano che vorreste lasciare a chi ascolta?

Ognuno di noi vede un messaggio in AMAMI:
Secondo Bolivar è la prima ONESTA canzone d’amore.
Per il Borko è lo sfogo di un uomo distrutto che cerca la redenzione.
Il Conte dice che si tratta di una “Captatio benevoletiae”; cioè ci si dà della merda per poi sentirsi dire dolcemente: “Dai che non lo sei!”
Per Lele è una tossica dipendenza d’amore.
L’ultimo messaggio, il più serio, da parte di tutti è: Ascoltatela, ascoltatela, ascoltatela!!!!!!

Come sono le giornate tipo dei Lambrusco Brothers?

Eh, non lo direste mai, lo sappiamo, ma le nostre giornate iniziano con il lavoro!
Ognuno di noi ha un lavoro diverso e durante la settimana, molte ore sono dedicate a quello.
E quindi, la vera vita dei Lambrusco Brothers inizia quando arriva l’imbrunire.
Armando Bolivar ha una relazione con la sua chitarra, è il suo collaboratore più stretto, il suo braccio destro, la sua compagna di vita da almeno 40 anni! Spesso anche quando mangia, in una mano ha la forchetta e nell’altra ha la chitarra. Lui suona, sperimenta, accorda, canta……
In una giornata è capace di pronunciare un numero di parole che un normale essere umano direbbe in circa una settimana. Per questo è il nostro frontman, trova sempre le parole giuste al momento giusto!


Lele Abusiv è il nostro paroliere. La sua mente elabora spaccati di vita vissuta e la trasforma in concetti ed in parole. E quando torna a casa scrive appunti, canticchia, elabora e poi ce li “messaggia”. I messaggi vocali di Lele dovrebbero essere conservati, “tradotti” e raccolti. I più brevi sfiorano i 2 minuti di durata, sono registrati rigorosamente in dialetto emiliano, e gli intercalari…..quelli li lasciamo alla vostra immaginazione.


Il Conte è fortissimo con il Karaoke, ha una passione smisurata e quindi ci diletta con montaggi audio-video delle sue cover. Anche lui con le parole ci va forte, è il “giocoliere delle parole”, colui che trasforma i concetti in linguaggio lambruschiano. È un artista da tutti i punti di vista, è bravissimo nel dipingere i quadri, fa delle riproduzioni fedelissime ma realizza anche dei quadri bellissimi dalla sua fantasia.


Il Borko ha una forte passione per la cucina, gli piace proprio cucinare e sperimentare. Tira la sfoglia come una sfoglina e fa dei piatti davvero di primo livello. E gli piace pure cantare e suonare la chitarra, anche se non lo vuole dare a vedere. Noi abbiamo scoperto la sua voce per caso, in una serata tra amici mentre facevamo del karaoke. Era ubriaco e si è messo a cantare, non ci potevamo credere! Avevamo un cantante fantastico nel nostro gruppo e non lo
sapevamo! È bravissimo con la tecnologia, è il nostro regista ed è stato fondamentale durante il lockdown, ci ha tenuto insieme nonostante fossimo ognuno a casa propria.


Infatti il giovedì sera, i Lambrusco Brother conducono un programma in diretta facebook chiamato Radio Nimel (radio maiale). Programma in cui si susseguono ospiti e rubriche, in particolare Lele cura la rubrica sul lambrusco, Il Conte racconta una barzelletta (momento attesissimo dai nostri ascoltatori), Bolivar racconta i suoi aneddoti sulla sua passata vita da contadino e il Borko, come abbiamo detto prima, ci tiene tutti insieme con una magistrale regia.

A parte l’amore per l’Emilia e la cucina… e il Lambrusco, qual è il vostro comune denominatore?

Ah, beh, qui non ci dilunghiamo molto. La cosa che ci unisce è un’unica straordinaria certezza: MUSICA.
Ah, no aspetta un attimo, c’è un’altra cosa, comincia per F
Non è Fortuna…..non è Fatica…… non è Farfalle….
Vabbè, Civins, pensaci un attimo e vedrai che sai già quello di cui parliamo.

-Lo sapete che il prossimo passo è un disco vero?

Ma, Civins! Te saresti il quinto Lambrusco Brothers? Quello che riesce a leggere nella mente?
Ebbene sì! Proprio questo weekend abbiamo ragionato sulla questione disco. E sì, è nei nostri progetti. Questo è un periodo molto prolifico per noi e tra brani “vecchi” e nuovi, quest’anno potremmo essere pronti a uscire con un disco. A questo punto, tu sarai il primo a saperlo!!!!

Civins