Il 3 gennaio è tornato in libreria Andrea Camilleri con La creatura del desiderio. Lo scrittore siciliano, noto per i suoi gialli con protagonista il Commissario Montalbano, questa volta racconta, per Skira, la relazione scomoda, intensa e insieme scandalosa che ha legato Oskar Kokoschka e Alma Mahler.
La trama
Nel 1912, un anno dopo la morte di Mahler, la sua giovane vedova Alma, considerata la più bella ragazza di Vienna e allora poco più che trentenne, incontra Oskar Kokoschka, tra i più celebri pittori della Vienna di inizio Novecento.
A 18 anni Alma Mahler era già amante del grande pittore Klimt, aveva poi sposato il notissimo compositore e direttore d’orchestra Mahler molto più anziano di lei, diventando la regina del mondo intellettuale e non solo viennese dell’epoca.
Il pittore Oskar Kokoschka, venticinquenne, era molto apprezzato e anche molto discusso nei circoli artistici tedeschi, ma costantemente stroncato dalla critica (“un selvaggio”) torna da Berlino a Vienna dove vivono i suoi genitori.
Inizia una storia d’amore fatta di eros e sensualità, che sfocerà ben presto in una passione tanto sfrenata quanto tumultuosa. Viaggi, fughe, lettere, gelosie e possessività scandiscono i successivi due anni, durante i quali l’artista crea alcune fra le sue opere più importanti, su tutte La sposa del vento.
Ma la giovane donna è irrequieta e interrompe brutalmente la relazione. Kokoschka parte per la guerra con la morte nel cuore. Al suo rientro in patria, traumatizzato dal conflitto e ancora ossessionato dall’amore perduto, decide di farsi confezionare una bambola al naturale con le fattezze dell’amata. Questa è la sua storia.
Una vicenda da romanzo, tuttavia reale, che Camilleri narra tra realtà storica e suggestione letteraria. “Questo racconto su una reale passione amorosa, spinta fino all’ossessione e alla follia, si basa in gran parte su documenti autentici di vita vissuta”, ha spiegato l’autore.