La verità è che non ti odio abbastanza di Felicia Kingsley – Recensione

È l’ultimo romanzo di Felicia Kingsley, spumeggiante penna del rosa italiano, La verità è che non ti odio abbastanza , uscito lo scorso novembre scorso per Newton Compton, è una commedia divertente e sensuale.

La trama
Lexi è una principessa, non delle favole, ma dell’Upper East Side. La sua vita perfetta da facoltosa ereditiera di un impero finanziario scorre tra feste esclusive e shopping sfrenato nel quartiere più lussuoso di New York. A ventisette anni ha già la certezza di un futuro luminoso, di aver vinto la partita, almeno finché un affascinante sconosciuto non le cambia le carte. Il principe azzurro? No, è Eric Chambers, detective di punta dell’FBI, che sta indagando su una truffa miliardaria in cui è coinvolta la famiglia Sloan, venuto a spodestarla dal suo trono. Tanto attraente quanto ruvido e poco disponibile, Eric la reputa viziata e superficiale, e la tratta con distacco e indifferenza.

Tra i due è subito guerra. Con tutti i suoi beni confiscati, Lexi si ritrova in mezzo a una strada da un giorno all’altro, ma lei non ha nessuna intenzione di rimanerci. Anzi! Se Eric le ha tolto tutto, dovrà essere lui ad aiutarla e Lexi non accetterà un no come risposta, almeno finché non sarà riuscita a riabilitare il nome della sua famiglia, anche perché lei sarebbe una preziosa risorsa per le indagini. Riusciranno l’ereditiera che cuoce i toast usando il ferro da stiro e l’integerrimo detective di Brooklyn a collaborare senza scannarsi? O senza… innamorarsi?

L’autrice – Felicia Kingsley
È nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Matrimonio di convenienza, il suo primo romanzo inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo in libreria con Newton Compton ed è diventato il secondo ebook più letto del 2017. Stronze si nasce, Una Cenerentola a Manhattan e Due cuori in affitto sono stati nella classifica dei bestseller per settimane. La verità è che non ti odio abbastanza è il suo quinto libro. Per saperne di più: www.feliciakingsley.com

Recensione
per aprire questa recensione ho deciso di rubare il commento di “Elle”, che del suo romanzo scrive: “Si ride, tanto e di gusto. A metà tra la miglior romantica comedy americana e la commedia degli equivoci latina”. Perché le risate nelle storie raccontate da Felicia Kingsley non mancano mai e La verità è che non ti odio abbastanza non fa eccezione. Gli incalzanti dialoghi tra i protagonisti, Lexi ed Eric, sostengono il ritmo della narrazione, fresco e ironico, evitando di cadere nel patetico delle sventure della principessa dell’Upper East Side caduta in disgrazia per lo scandalo finanziario che piegato l’azienda di famiglia.

Lexi Sloan vede la sua vita andare in pezzi, perdere i suoi privilegi e capirà che è nelle maggiori difficoltà si scoprono le persone su cui so può contare davvero, tuttavia lei non è solo la superficiale Barbie che molti credono, è determinata e piena di iniziativa, non intende mollare e chinare la testa davanti a chi gli ha voltato le spalle oppure ha puntato il dito sulla sua famiglia rigirandolo nella piaga. Sfido chiunque a non adorare Lexi, malgrado le sue bizzarrie da ricca ereditiera che ci farebbero odiare altre figlie di papà cresciute comodamente, senza pensieri e che risolvono ogni problema o capriccio strisciando una carta di credito (incarnate meglio da Becca e Jemima), eppure entrare in empatia con lei è immediato, quindi è facile ridere con Lexi, inca**arsi e provare le sue emozioni, fino ai battiti di cuore di una “romantica pragmatica” quale si definisce in quel sentimento che sente nascere per il suo vicino di “loft”.

C’è anche un serpeggiante componente investigativa dato che va risolto il caso della frode per poter riprendersi quanto al momento la sua famiglia ha perduto a causa degli imbrogli dello zio che si dà alla macchia con il bottino della sua truffa in barba agli affetti. E poi se a indagare c’è un detective dell’FBI sexy e dalla battuta pungente sempre pronta, le manette Lexi se le sarebbe anche fatte mettere (ma immaginando altro…) e infatti lei stesse pensava che quell’uomo, con la sua inchiesta sugli Sloan, “le aveva tolto tutto, tranne le mutande” ma si augura, a un certo punto, che le andrebbe bene se le togliesse anche quelle, e quando questo succederà saranno fuochi d’artificio. Perchè la verità è che non lo odia abbastanza!!

Sara Foti Sciavaliere