“L’altra faccia della luna”: i Carver sono tornati.

L’altra faccia della luna” è il nuovo disco dei Carver uscito per Tataki Records.

Dall’ombra delle viuzze strette dei Navigli, ai tavolini degli eleganti bar del centro, fino alle pieghe delle trame più oscure dell’Italia repubblicana. Tanto è largo il campo d’azione del duo Carver. I Carver sono il Sig. Lupo (Il Selezionatore) e il Sig. Colombo (Il Maestro di Cerimonie).

Occhio onniveggente su un’Italia misera e crudele in salsa pulp, in un rimpiattino di rimandi, campionamenti, contraddizioni, strumenti, voce narrante e pesanti silenzi.

Il ritorno dei Carver è un affresco inquietante sulla malavita milanese più feroce, spietata e misteriosa, ben lontana da quella “ligera” romanticizzata e mitizzata da decine di film, libri e documentari. Niente romanticismo e pantaloni a zampa d’elefante, nessuna concessione al sentimentalismo dei tempi andati. Una mezz’ora in compagnia degli incubi moderni di suoni ambient urbani campionati nelle più disparate e bizzarre locations; dalle immense sale del Funkhaus, la sede della radio pubblica della GermaniaEst, passando dai bunker sotterranei dell’Ufo Sound Studio, sempre a Berlino, dove persino Joseph Goebbels fece la sua apparizione, fino agli androni vuoti della metropolitana milanese.

Rumori di cancelli che si chiudono, porte che sbattono, campane, urla… il tutto registrato in ambienti reali, e poi trattato in studio.
Un racconto crudo e spietato nei suoni, nelle parole e nei silenzi.