Le tre rose di Eva: a settembre la seconda stagione delle vicende delle sorelle Taviani

L’appuntamento con la prima puntata de Le tre rose di Eva 2 è previsto per mercoledì 4 settembre su Canale5. La seconda serie conterà 14 puntate ricche di colpi di scena e rivelazioni.

La trama
Tra le vigne della Toscana le due famiglie di Aurora Taviani (Anna Safroncik) e Alessandro Monforte (Roberto Farnesi), entrambe imprenditrici di vino, hanno maturato il loro odio, facendosi la guerra per anni. Adesso, dopo essersi riscattata dall’accusa infamante di aver ucciso il padre di Alessandro, Luca Monforte, Aurora può finalmente iniziare una nuova vita, riprendendosi gli anni che il carcere le ha strappato ingiustamente e vivere il suo amore con Alessandro.

Ora vivono felici a Primaluce, il casolare delle Taviani, insieme alla nonna di Aurora, Ottavia (Paola Pitagora) e a Marzia (Karin Proia), la sorella maggiore. Tessa (Giorgia Wurth), invece, la terza sorella Taviani, è tornata a vivere a Roma.

La felicità di Alessandro e Aurora raggiunge l’apice con la nascita di una figlia, la piccola Eva, nome datole in memoria della madre di Aurora (Barbara De Rossi). Tutto sembra perfetto, fino a quando un evento improvviso e inspiegabile trasforma in breve tempo l’idillio della neo famiglia in un dramma.

A sconvolgere definitivamente gli equilibri degli abitanti di Villalba è la riapertura dei cancelli della tenuta di Pietrarossa, un’antica villa rimasta disabitata per anni e legata a leggende e misteri irrisolti. Qualcosa di antico, un segreto scioccante che può sconvolgere la vita di Aurora, è legato al passato di questa tenuta che ora ha dei nuovi inquilini: Amedeo Torre (Mario Cordova) e la sua giovane e affascinante moglie Veronica (Euridice Axen). Con loro c’è Elvira (Gaia Messerklinger), figlia di Amedeo in perenne lotta con la matrigna. La coppia riesce a inserirsi facilmente fin da subito nelle dinamiche di Villalba. Amedeo sembra avere un legame profondo con le Taviani, tanto da far pensare che possa essere lui il vero padre delle ragazze. Veronica, invece, riesce a entrare nelle grazie di Alessandro offrendogli la gestione delle vigne di Pietrarossa. In realtà ogni mossa della donna è frutto di un freddo calcolo. È mossa da un odio profondo, legato ad alcune vicende del suo passato, e farà di tutto per separare Aurora e Alessandro, trovando un valido aiuto in Edoardo.

Ma qual è il motivo che ha spinto Amedeo e Veronica a tornare a Villalba dopo tanto tempo? Quali misteriose presenze vivono tra le mura della loro tenuta? E cosa lega il nuovo parroco di Villalba, Don Lorenzo (Simon Grechi), alla nuova signora di Pietrarossa?

Nell’ombra, inoltre, qualcun altro inizia a tirare le fila della sua vendetta. Dopo un anno di latitanza, infatti, Ruggero Camerana (Luca Ward), sempre più pericoloso e custode di segreti inconfessabili, torna per vendicare sua figlia Viola (Victoria Larchenko), la vera responsabile dell’omicidio di Luca Monforte.

Un misterioso personaggio, inoltre, Filippo Sommariva (Fabrizio Bucci), legato al passato di Aurora, fa il suo arrivo a Villalba. È uno dei due figli, oltre ad Andrea (Domenico Balsamo), che Cesare Sommariva (Stefano Abbati) ha avuto dalla prima moglie Sonia (Simona Borioni), l’ostetrica del paese. Cesare, dopo aver perso tutto e vivendo ormai al limite dell’indigenza in una roulotte, tenterà di riscattarsi cercando di recuperare il rapporto con i due ragazzi. Anche Laura Sommariva (Elisabetta Pellini), dopo il divorzio da Cesare versa in condizioni economiche disastrose. Nessuno sembra volerla aiutare. Troverà inaspettatamente protezione nell’avvocato Scilla (Alfredo Pea), che ha scoperto da poco di essere il vero padre di Matteo Monforte (Rocco Giusti). Ma la convivenza dell’avvocato con la sua nuova giovane compagna e il figlio appena ritrovato, avrà conseguenze imprevedibili.

Le anticipazione dei primi episodi
Uno dei fatti salienti che accadrà proprio nei primi episodi è il rapimento della piccola Eva, la figlia di Aurora e Alessandro. La bambina scomparirà e verrà accertato che si tratta di un rapimento. Aurora è certa che la mandante di tale misfatto è Viola Camerana, ma Alessandro non le crede in quanto è convinto che la sua prima moglie – nonché assassina di suo padre – sia morta in seguito ad un incidente. L’unica cosa da fare per riavere la figlia, quindi, è pagare il riscatto: sarà infatti il direttore di banca, ad aiutare i Monforte ad ottenere la cifra richiesta. Ma in realtà, l’uomo sarà d’accordo anche con il rapitore e tenterà di uccidere Alessandro, prima che consegni il denaro.

Nonostante questo, Aurora verrà a sapere dove si trova sua figlia da Filippo Sommariva, il figlio di Cesare giunto in città dopo un anno passato fuori, nato dal suo primo matrimonio con Sonia, una donna che tornerà a Villalba, ma si renderà complice dei rapitori della bambina per una questione di soldi.

A quel punto, Aurora parte, decisa a riprendersi la piccola Eva: la trova, cerca di metterla in salvo, ma quando sembra esserci riuscita ecco che la Taviani si trova una pistola puntata alla tempia. Chi è l’assassina che sta tenendo in pugno quell’arma? È Viola Camerana, degna figlia di suo padre, il boss di Villalba. Viola è tutt’altro che morta, e infatti minaccia Aurora e pretende che le venga consegnata Eva. Aurora acconsente, pur di non fare correre un ulteriore pericolo alla neonata, ma poi si avventa contro Viola, sua eterna rivale e acerrima nemica. In quel preciso momenti si sente uno sparo. Chi delle due resterà ferita? La risposta a tale domanda sarà svelata nella seconda puntata.

Curiosità dal set
La realizzazione di Le tre rose di Eva 2 presenta due grosse novità.
La prima è rappresentata dal cosiddetto nuovo modello produttivo basato sull’impiego di due troupe parallele per le riprese, come se si girassero due film contemporaneamente. Il gruppo di attori che partecipa alla serie è diviso in due location differenti sotto la direzione di due registi che sono Raffaele Martes e Vincenzo Verdecchi. Questa tecnica consente una drastica riduzione delle settimane di lavorazione e il conseguente risparmio economico.

L’altra novità è l’uso di nuove tecnologie di ripresa. “Per la prima volta – spiega Raffaele Mertes a Panorama.it – ci troviamo ad usare una macchina da ripresa montata su un drone cioè su di un mezzo telecomandato in grado di muoversi liberamente nell’aria. La grande versatilità e la rapidità di esecuzione del drone ci hanno consentito di poter effettuare numerose riprese aeree circostanziate alle singole scene, in modo da arricchire la regia e dare respiro alle immagini”.