“Lettera alla sposa” di Licia Allara – Recensione

“Lettera alla sposa” di Licia Allara e pubblicato da Europa Edizione nel 2019, è stata una sorpresa inaspettata un concentrato di stile di scrittura per una storia semplice ma che lancia un ponte tra testa e cuore, tanti personaggi indagati in modo inconsueto, portando il lettore nei loro pensieri, nel loro sguardo sul mondo. Fino al colpo di scena.

«Questa era la scena che si offriva in quel luogo, quel 22 di novembre, agli occhi di un estraneo, un quarto d’ora prima dell’inizio della cerimonia: un posto incantevole, una chiesetta romantica meravigliosamente addobbata, i profumi del mare, una musica sublime, una fibrillante attesa femminile, una pigra attesa maschile.»

Il libro
Un matrimonio. Questa storia inizia con la grande attesa per il matrimonio dell’anno in un luogo incantato. Chi sono la sposa e lo sposo? Chi c’è davvero dietro alcuni dei volti che incontrerete alla cerimonia? Quali segreti, quali improbabili intrecci di vite? Il matrimonio: punto di arrivo, punto di partenza per una nuova vita? L’autrice vi condurrà al finale inaspettato attraverso una galleria di personaggi indimenticabili: alla fine vi sembrerà di conoscerli da sempre, benché non abbiano un nome; personaggi e luoghi senza nome perché c’è un senso più profondo e universale, c’è qualcosa che va oltre, tra le righe, e Licia Allara ha dimostrato un’abilità straordinaria nell’accompagnare il lettore ben al di là delle pagine del libro. “Questa storia racconta di piccoli e grandi segni, di piccole e grandi occasioni, colte e perdute”, e al termine della lettura una domanda potrebbe assediarvi. Se lo farà, non ve ne libererete più. Quand’è che la vostra vita si è fermata? E come è ripartita?

L’autrice – Licia Allara
Piemontese, è nata nel 1966. Sposata con tre figli, ha vissuto in diversi paesi europei. Attualmente abita a Cascais, in Portogallo. Collabora con una piccola ONLUS italiana, adora il tennis e le onde dell’oceano.

Recensione
“Lettera alla sposa” di Licia Allara è una storia piuttosto breve, concentrata in poco più di un centinaio di pagine, ma direi originale nella costruzione seppure potrebbe sembrare una storia comune fatta di gente comune che ruota intorno al giorno del matrimonio. Una nota inconsueta è la scelta per esempio di non dare un nome ai personaggi, che si dimostra però un accattivante artificio narrativo: si tratta di figure ben caratterizzate, nonostante vivano in questo relativo anonimato, assai verosimili e proposti in modo così autentico da farli materializzare nella mente del lettore. Ci appare come un affresco veristico che potremmo intitolare “Scene da un matrimonio”, con una carrellata di personaggi che vengono di volta in volta indagati, ciascuno in un capitolo dedicato. Licia Allara tocca vite che si perdono nella quotidianità, diventando a volte invisibili per gli altri ed estranei a se stessi, così “Lettera alla sposa” diventa il pretesto con il quale singole solitudini arrivino a incontrarsi, ritrovarsi e sfiorarsi.

“Lettera alla sposa” è scritto con una prosa quasi poetica, retorica e semplice al tempo stesso, crea un intimo dialogo tra il lettore e i personaggi. Emerge stilisticamente lo spontaneo e genuino uso di costruzioni retoriche che catturano con più forza ed empatia il lettore, senza risultare artificioso.
Inaspettato è l’epilogo, una svolta che è ragione di riflessione per la sposa, ponendo un interrogativo anche in chi legge.

Sara Foti Sciavaliere