Lo Hobbit 2: nuovo film del prequel del Signore degli Anelli in Dolby Atmos

Uscirà il 12 dicembre in Italia, un giorno prima degli USA, Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, l’atteso secondo capitolo della nuova trilogia di Peter Jackson tratta daii romanzi di Tolkien.

Lo Hobbit, prequel della precedente trilogia, è ambientato sessant’anni prima degli eventi raccontati in Il Signore degli anelli. Più azione rispetto al precedente Un viaggio inaspettato che ha incassato oltre un miliardo di dollari in tutto il mondo.

La trama
Dopo essere miracolosamente scampati, grazie all’aiuto delle Aquile, a un’imboscata degli orchi capitanati da Azog il Profanatore, Bilbo Baggins (Martin Freeman), il Mago Gandalf (Ian McKellen) e suoi 13 compari nani, guidati dall’erede al trono dei nani Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage) attraversano la foresta incantata per raggiungere la Montagna Solitaria, un tempo sede della capitale del regno di Erebor, ora dimora del terribile drago Smaug.

Nel corso del loro viaggio iincontrano nuove creature della Terra di Mezzo: l’uomo-orso Beorn (Mikael Persbrandt), ragni orribili, l’eroico Bard the Bowman (Luke Evans) e la coraggiosa elfa silvana Tauriel (Evangeline Lilly).

L’elfa guerriera Tauriel è un personaggio creato specificamente per il film poiché colmare la la scarsità di personaggi femminili. Torna invece nella saga Orlando Bloom che interpreta l’elfo arciere Legolas della Compagnia dell’anello.

L’innovazione tecnologica nel cinema di Peter Jackson
La pellicola è distribuita nelle sale in tre versioni differenti: 2D, 3D e 3D HFR. I film di Peter Jackson sono sempre stati tecnologicamente all’avanguardia sotto ogni aspetto: la Performance-capture fu introdotta nel mondo del cinema live-action proprio con Il Signore degli Anelli, in cui venne utilizzata per la creazione di Gollum. Ogni film del regista neozelandese ha alzato sempre più l’asticella qualitativa del cinema digitale.

Per girare Lo Hobbit, Peter Jackson e il suo team hanno di nuovo fatto ricorso a tutto ciò che l’industria dell’intrattenimento ha da offrire: tra le innovazioni più importanti spicca sicuramente il controverso High Frame Rate, ovvero la registrazione delle immagini ad una velocità doppia rispetto allo standard dei 24 frame al secondo, usati nel cinema fin dalla metà degli anni ’20. Le immagini risultano talmente nitide e concrete che molti hanno trovato l’HFR quasi deleterio e straniante rispetto al film.

Anche sul fronte audio è stato fatto un nuovo passo avanti; si è deciso infatti di mixare il sonoro dei film attraverso un’innovativa codifica messa a punto da Dolby, azienda leader in questo settore: il Dolby Atmos, che consentirà una maggiore omogeneità dell’audio per avvolgere completamente lo spettatore immergendolo ancora di più nel film.

Il primo lungometraggio a beneficiare della codifica Atmos è stato Ribelle – The Brave nel 2012, ma all’epoca le sale che potevano supportarla erano appena 25 in tutto il mondo. Nel corso del 2013 questo numero è cresciuto anche si si tratta ancora di una quantità limitata.

A tale proposito, in occasione dell’uscita in Italia di Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug, il 12 dicembre, a Mestre verrà inaugurato l’IMG Cinemas di Piazzale Candiani, che vanta la prima sala italiana dotata di sistema Dolby Atmos.

Trailer_Lo Hobbit – La desolazione di Smaug