Da sabato 1 luglio a lunedì 23 ottobre 2017, le sale del Castello Carlo V di Lecce ospitano la mostra Mario Schifano e la pop art in Italia. Il progetto espositivo – a cura di Luca Barsi e Lorenzo Madaro – è dedicato a quattro maestri di primo piano della storia dell’arte italiana e internazionale del secondo Novecento: Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e Giosetta Fioroni. Il gruppo, denominato poi Scuola di Piazza del Popolo, è riuscito a far transitare nel mondo dell’arte motivi e oggetti provenienti dall’immaginario comune, dalla storia dell’arte e della vita, fornendo un contributo fondamentale all’arte contemporanea.
È il 1969 ma c’è già nostalgia di un decennio mitico che per l’arte italiana – tra Roma e Milano – ha rappresentato un punto di riferimento, anche nel clima culturale internazionale, anche grazie ad artisti stranieri che all’epoca frequentavano molto l’Italia. I protagonisti di questa rivoluzione artistica, tutta italiana e con tangenze internazionali, riflettono su temi e immaginari legati alla loro cultura visiva di riferimento. Al centro di tutto c’è Roma, un vero e proprio laboratorio aperto di fermenti, anche grazie a gallerie come La Tartaruga e critici come Alberto Boatto, Palma Bucarelli e Maurizio Calvesi. È qui che si svolge l’esistenza e l’esperienza artistica dei quattro protagonisti della mostra, promossa da Theutra e Oasimed, in collaborazione con Galleria Accademia di Torino, con il patrocinio del Comune di Lecce e il sostegno di Axa Cultura.
È con uno sguardo profondamente segnato dalle tracce del passato che Franco Angeli realizza le sue opere, alcune delle quali, di grandi dimensioni, presenti in mostra, dalle svastiche ai dollari americani e all’obelisco di piazza del Popolo. Tra i lavori di Tano Festa non passa, invece, inosservata, una celebre Persiana. Ma l’elemento probabilmente più interessante della mostra scaturisce dalla presenza femminile che si fa spazio – in un universo composto principalmente da figure maschili che si muovono in un turbolento teatro popolato da incontri ambigui, droghe ed esperienze estreme – tra le opere di Giosetta Fioroni. Il percorso espositivo allestito a Lecce ospita infatti alcune rare opere della pittrice romana, realizzate negli anni Sessanta intorno a una sovrapposizione sentimentale di velature e segni leggeri.
La sezione principale della mostra “Mario Schifano e la Pop Art in Italia”, all’interno della Torre Magistra del Castello leccese, ripercorre la straordinaria epopea dell’artista di Homs che ricostruisce la sua narrazione poetica e intellettuale – dopo un periodo di azzeramento di radice concettuale – guardando alla natura. Nei due paesaggi anemici in esposizione, il colore si smaterializza, diventa liquido, pur conservando la sua energica potenza espressiva. A Giacomo Balla Schifano dedicò una delle due tele in mostra, mentre al celebre ciclo Futurismo rivisitato a colori strizza l’occhio una delle opere proposte.