Memorie di Negroamaro di Valentina Perrone – Recensione

Memorie di Negroamaro dell’autrice salentina Valentina Perrone, era stato pubblicato già nel 2017 da Esperidi Edizioni, ma in questi giorni è tornato in una nuova veste grafica e in ebook, disponibile sugli store online.

La trama
La giovane Alessandra si trasferisce a Milano per insegnare in un liceo. La sua nuova vita, accanto al compagno Paolo, viene interrotta da una telefonata: poche parole del tutto inattese la riportano nella sua terra, il Salento, per risvegliare un passato da cui credeva di essere guarita e per il quale perderà, forse, pezzi del suo presente.

“Ci sono memorie che restano per sempre dentro noi stessi e che mai leveranno l’ancora per partire verso porti nuovi, perché il nostro è l’unico cuore dove vogliono rimanere, immensamente lontane dall’oblio e da ogni sua forma.”

L’autrice – Valentina Perrone
Vive tra Guagnano e Salice Salentino (Lecce) e ha conseguito la laurea con il massimo dei voti presso l’Università del Salento, è giornalista pubblicista collaborando con il Nuovo Quotidiano di Puglia, oltre a essere una delle più giovani scrittrici salentine contemporanee. Nel 2015 ha pubblicato il suo fortunato libro d’esordio, “Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla”, e nel 2017 il romanzo “Memorie di Negroamaro”, editi entrambi da Esperidi e diversi suoi racconti sono contenuti in antologie. Ha ricevuto premi e riconoscimenti per i suoi libri, per l’attività giornalistica e per l’impegno a sostegno della cultura e nella tutela degli animali.

Recensione
Valentina Perrone ama la sua terra, il Salento, e lo si avverte in ogni libro che scrive, non solo per i rimandi ai paesi, alle loro vie, alle tradizioni, ma è qualcosa che trascende la concretezza dei luoghi, di usi e costumi che si manifestano nelle azioni di chi popola i testi, c’è un profonda sentimento, come quel filo rosso che le leggende raccontano legare le anime affini, allo stesso modo questo filo fatto di emozioni – che pare è impossibile spezzare – attraversa le storie narrate da Valentina.

“Memorie di Negroamaro” è scritto con la pancia, è viscerale, inoltre quelle “memorie”, i ricordi a cui fa riferimento il titolo riescano ad arrivare da lontano, dal passato della protagonista ma affermandosi nel presente (anche di chi leggi) con prepotenza con sensibile sollecitazione dei sensi, gli odori, i sapori, i colori, i suoni richiamano come un pifferaio magico le sensazione dell’adolescenza, del primo amore, il dolore della delusione con estrema vividezza, così i ricordi sembrano mescolarsi con il vissuto presente, spezzando le distanzi del tempo.

“Memorie di Negroamaro” è anche un romanzo sulle seconde possibilità, quella che Alessandra per certi versi darà al suo ex tendendogli una mano nel suo momento più oscuro, che a sua volta proverà a darsi una nuova opportunità per contrastare un destino spietato, e poi Paolo che dovrà decidere se dare un’altra chance alla sua relazione con Laura nonostante le bugie. Ma probabilmente leggendo il romanzo di Valentina Perrone altri potranno trovare tra le righe altri sensi, altre possibilità di lettura.

Sara Foti Sciavaliere

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