Mia Martini – Io sono mia: in tv il biopic sulla cantante calabrese

Il 12 febbraio 2019, andrà in onda su Rai1 e on line su RaiPlay il film biografico Mia Martini – Io sono mia, diretto da Riccardo Donna, prodotto da Luca Barbareschi e interpretato da Serena Rossi.

Ci sono artisti che, come pochi, hanno saputo esprimere lo spirito del proprio tempo e, anzi, persino anticiparne il corso. Tra questi c’è Mia Martini, un’artista dalla voce inimitabile, con un’esperienza umana scandita da grandi successi e un privato sempre in bilico tra crisi esistenziali e traguardi professionali. Mia Martini ha saputo tenere testa a pregiudizi emarginantie non ha voluto scendere a compromessi, pagando a duro prezzo le proprie scelte artistiche e personali. Così la sua storia sono arrivati prima al cinema solo per tre giorni a metà gennaio, per poi approdare sul piccolo schermo.


https://www.youtube.com/watch?v=JKrKMOAqt7g

Musiche originali, produzione artistica e riadattamento delle canzoni originali: Mattia Donna & La Femme Piège.

La trama
Interpretato da Serena Rossi (nel ruolo di Mia Martini), Io sono Mia si apre a Sanremo, nel 1989, quando un’esile figura femminile percorre i corridoi che portano al palco del teatro Ariston. È Mia Martini al suo rientro sulle scene dopo anni di abbandono: “Sai la gente è strana prima si odia poi si ama” è la prima strofa della sua nuova canzone, della sua nuova vita.

Mimì, in una serrata intervista con Sandra (Lucia Mascino), una giornalista che in realtà a Sanremo vorrebbe incontrare Ray Charles e che considera Mia Martini solo un ripiego, ripercorre la sua vita: gli inizi difficili da bohémienne; il rapporto complesso col padre che, pur amandola, la ostacola fino a farle male; una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale; il marchio infamante che le si attacca addosso come la peste condizionando la sua carriera con alti e bassi vertiginosi; il buio, fino alla nuova dimensione di vita più pacificata.

Sicuramente non è da poco l’interpretazione e il lavoro di Serena Rossi, che si è fatta carico di questo compito quasi impossibile, specie vocalmente, con risultati comunque discreti. Ma è innegabile che faccia rabbia rievocare la vergognosa campagna medievale del fango orchestrata contro una delle grandi interpreti della musica leggera italiana del Novecento: “Porta sfortuna!”, dicevano tutti, comportandosi di conseguenza. Mia Martini – Il mio nome è Mia è un omaggio dovuto!