“Miss Cartier” di Héléne Battaglia – Recensione

Contemporary romance, ultimo uscito di The Pink Factory Publishing nella collana Little Black Dress, “Miss Cartier” di Hélène Battaglia è una commedia frizzante, tra Montecarlo, Cannes e la Provenza,  firmata dall’autrice del bestseller “Appuntamento al Ritz”.

La trama
A 32 anni, l’insolente e ricca ereditiera franco-inglese Jane Cartier ha il mondo ai suoi piedi: un fisico mozzafiato, una rendita mensile a cinque zeri, un lussuoso appartamento al centro di Montecarlo, una cabina armadio zeppa di vestiti griffati, un’inutile scorta di corteggiatori e un fedele miglior amico di nome Tony. Ma non è tutto oro quel che luccica e un bel giorno, il padre di Jane, stufo dei capricci e della vita dissoluta della figlia, decide di tagliarle i viveri. Senza le sue carte di credito, Jane non ha altra scelta che trovare un lavoro!

Ad Anabelle Smith, un’eccentrica diva hollywoodiana arrivata a Cannes per il Festival Internazionale del Cinema, serve d’urgenza una baby-sitter. Quella precedente l’ha appena piantata in asso.

Riuscirà Jane, la spensierata partygirl, ad accettare la sua nuova condizione di baby-sitter? Metterà finalmente la testa a posto? Si innamorerà?

L’autrice – Hélène Battaglia
È una giornalista, fashion editor e fotografa italo-francese. Contributor per Il Corriere della Sera e La Stampa. Ha un debole per gli uomini “belli e dannati” alla James Dean e gli alberghi a cinque stelle, è appassionata di moda da sempre: per numerosi anni ha seguito la Fashion Week di Milano per ELLE.fr .
Dopo il successo del suo romanzo d’esordio, la commedia romantica “Appuntamento al Ritz” (Baldini&Castoldi, 2012) è tornata in libreria con l’atteso sequel. Nel 2017, il suo terzo romanzo, “Un’avventura americana” è stato pubblicato dalla Rizzoli nella collana digitale YOUFEEL.

Recensione
Si può detestare la protagonista di un romanzo?… ebbene con la viziata ereditiera e party girl Jane Cartier non  è stato un rapporto facile da lettrice, sin dal principio, e si deve di sicuro all’autrice che non l’ha resa proprio un esempio di simpatia per i comuni mortali, mentre lei guarda il mondo con la superficialità di chi non si è mai sudato nulla però ha sempre qualcosa su cui storcere il naso. Ma ci penserà il padre Leon a farla scendere dalla sua nuvoletta e con un sonoro calcio nel suo bel didietro cacciarla di casa, toglierle tutte le carte di credito e mandarla nel mondo reale, a cercare se stessa e la sua posizione nel mondo senza sostenersi agli agi e ai soldi della famiglia. Troppo radicale?..forse… ma in fondo a mali estremi, estremi rimedi e Miss Cartier ha bisogno di un energico scossone per diventare una donna con dei sogni, dei progetti, degli obiettivi che non siano un festino su uno yacht o lo shopping a Montecarlo.

Non sto a soffermarmi ulteriormente sulla trama perché non voglio svelare molto di quello che sarà di Jane Cartier, se riuscirà a cavarsela. Posso dire che al di là di un commedia divertente (passata l’orticaria per i capricci e le lagnanza della nostra party girl) ed effervescente con le bollicine che Jane ama (o amava) bere, e un po’ commedia delle parti tra mezze verità, omissioni e “mascheramenti”, “Miss Cartier” ci propone una storia di formazione, un cammino verso la consapevolezza di sé della protagonista.

«A quanto pare non sono più la ragazza viziata e incosciente che Léon ha buttato fuori di casa solo alcuni giorni fa. E se, semplicemente, non lo fossi mai stata? E se soltanto a furia di vivere in quel comodo e caldo nido mi fossi solo dimenticata di me stessa, privilegiando l’apparire sull’essere?»

«[…] ho cominciato a sognare una vita tutta mia. Ho iniziato perfino a fare quei famosi progetti di cui mi parlò Léon.»

Ma quali saranno i sogni e i progetti di Miss Cartier?
Leggetelo e scopritelo anche voi!

Sara Foti Sciavaliere

*Ringraziamo The Pink Factory Publishing per la copia omaggio