Il Mito di Leonardo a Otranto: mostra del genio del Rinascimento nel castello aragonese

Dal 12 luglio al 30 settembre 2014 nel Castello Aragonese di Otranto la mostra-evento Il Mito di Leonardo a Otranto: Monna Lisa e la Gioconda nuda attraverso cinque secoli, curata dal Museo Ideale Leonardo Da Vinci, diretto da Alessandro Vezzosi, coordinata dall’Associazione culturale – gruppo di ricerca artistica – From Zero, in collaborazione con l’Associazione Culturale Colosseum e con Salentoweb.tv e con il patrocinio di Lecce2019.

L’evento di rilevanza storica e di estrema attualità, precedentemente in Florida, Giappone e Taiwan, presenta il fenomeno incomparabile dell’iconografia del dipinto più celebre al mondo, con una straordinaria complessità di opere e di immagini.

Il percorso espositivo su Leonardo da Vinci si articola in due sezioni, distinte e correlate: quella storica, che inizia con l’opera più chiacchierata, l’eccezionale Gioconda nuda attribuita a Gian Giacomo Caprotti (detto Salai, allievo prediletto di Leonardo) su ideazione del maestro, e prosegue con una tavola cinquecentesca raffigurante la Gioconda del Louvre e un Nodo Vinciano del 1508…; quella moderna e contemporanea, dalle due Gioconde L.H.O.O.Q. (coi baffi e rasèe) del grande dadaista Marcel Duchamp alle interpretazioni di artisti di diverse neo-avanguardie, fino a video e multimedia.

La mostra Il Mito di Leonardo sarà inoltre contestualizzata, con alcuni riferimenti e coincidenze tra Leonardo, Otranto e la Puglia. Sono previsti laboratori di Giocondolatrie e un processo al mito della Gioconda.

“La mostra conclude uno studio secolare sulle tracce delle fasi e degli esiti creativi del grande Maestro Leonardo. Un’occasione di rilevanza storica e di estrema attualità che recupera il fenomeno incomparabile dell’iconografia del dipinto più celebre al mondo, con una straordinaria complessità di opere e di immagini” ha dichiarato il sindaco di Otranto. “Un’esposizione che inserisce definitivamente il nostro Castello tra i più importanti circuiti espositivi del territorio, confermando anche la storica vocazione della Città quale crocevia di culture ed esperienze”.