Dai lavori di scavo di una squadra di archeologi, guidati dal professor Kutalmış Görkay dell’Università di Ankara, nell’antica città di Zeugma sono stati rivelati degli affascinanti mosaici di arte greca romana, rimasti sepolti per migliaia di anni.
La comunità archeologica internazionale si è interessata al sito, avviando i lavori di scavo, non appena si diffuse la notizia che la città sarebbe stata sommersa, in seguito alla costruzione di una diga nelle vicinanze, nel sud della Turchia.
I mosaici rinvenuti sono in vetro, dai colori nitidi e conservati in ottimo stato. Arredavano le abitazioni dei cittadini e nei disegni venivano raffigurati personaggi della mitologia greca
“Essi erano frutto della fantasia del proprietario. Non si sceglieva il disegno da un catalogo”, racconta il Prof. Kutalmış Görkay ad Archaelogy.org. “Loro raffiguravano un certo tipo di scene in base all’impressione che volevano suscitare. Ad esempio, se eri un intellettuale con cui intrattenere un discorso sulla letteratura allora potevi raffigurare una scena come quella delle tre Muse.”
Zeugma fu fondata nel 300 a.C. da un generale di Alessandro Magno e i greci la battezzarono con il nome di “Seleucia”. Nel 64 a.C. fu conquistata dall’impero romano che la rinominò Zeugma (che significa “ponte” o “attraversamento” in greco antico). Nel 253 d.C., fu presa dai persiani e in seguito dagli arabi.