Non dirgli che ti manca di Alessandra Angelini – Recensione

La Newton Compton scova nel selfpublishing una nuova e giovane penna romantica made in Italy, Alessandra Angelini, pubblicando il suo romanzo di esordio Non dirgli che ti manca.

La trama
Isabella Colonna vede andare a pezzi la sua vita: con un padre di successo, per il quale non c’è un altro futuro possibile se non quello che lui stesso ha immaginato per la figlia; un fidanzato, quello che secondo tutti era il ragazzo perfetto, la tradisce spezzandole il cuore. Così decide di dare un cambio di rotta alla sua vita e capire qual è la sua strada, lontana dalla sua famiglia e soprattutto dal controllo del padre. Si trasferisce allora da Roma a Bologna per continuare a studiare Medicina.
La vita comunque è sempre pronta a sorprenderti: nel caso di Isabella l’imprevisto si chiama Denis, tatuatissimo batterista dei Bad Attitude. In una notte che cambia tutto, Isabella infrange ogni regola e i due si imbarcano in una relazione turbolenta, fatta di lunghe separazioni, resa complicata dall’insofferenza del padre di lei e dalle insicurezze della ragazza. Nonostante le differenze sociali, quello che Denis e Isabella provano l’uno per l’altra è un sentimento forte e delicato allo stesso tempo, che non sembra destinato a finire, come quelle melodie che entrano nella testa e non se ne vanno più.

L’autrice – Alessandra Angelini
Nata a Faenza e laureata in Chimica industriale a Bologna – quella che considera la sua città d’adozione -, è appassionata di musica e divide il suo tempo libero tra letture di ogni genere e la scrittura. Non dirgli che ti manca, romanzo inizialmente autopubblicato, è stato nella classifica dei libri digitali per oltre cinque mesi, finché non è stato scoperto dalla Newton Compton. Per saperne di più, basta visitare il suo sito internet alessandraangelini.com e la sua pagina Facebook: alessandraangeliniautore

Recensione
Direi che ancora una volta è una fortuna che io non mi lasci intimidire al primo intoppo, altrimenti avrei prestissimo chiuso Non dirgli che ti manca, solo perché le prime pagine non mi convincevano ma mi sarei persa il resto. L’inizio della narrazione mi lasciava un po’ indecisa sul proseguire, qualcosa non mi convinceva ma non saprei dire con esattezza cosa, comunque ho continuato a leggere. La protagonista, Isabella, incontra Denis e tutto prende un altro ritmo, le incertezze delle prime pagine sono cancellate, la lettura va che un piacere, non riesco a smettere fino all’ultimo rigo.

Non dirgli che ti manca è intenso. Non trovo aggettivo più adeguato per definirlo.
La storia d’amore tra i protagonisti è appassionante e si scontra con le difficoltà della vita, con il passato di Denis e con il presente di Isabella, ma a piccoli passi (a volte anche facendo qualche passo indietro), il loro legame diventa sempre più forte, finché fare a meno dell’altro diventa quasi doloroso. Nonostante le apparenze, lei ragazza di buona famiglia e lui musicista rock ultra tatuato con un passato familiare discutibile, Denis è la luce e Isabella l’ombra. È lui che malgrado le vicissitudini della vita non perde mai il sorriso e la voglia di andare avanti, anche grazie alla sua musica e troverà poi nella sua Izzy (come chiama Isabella, a volte) un’altra ragione di gioia; lei invece si lascia dominare dai mostri delle sue paure e delle sue insicurezze, dal pensiero che per lei non ci possa essere davvero la felicità e soprattutto non riesca a liberarsi dello spauracchio del padre, che marchia la vita della sua famiglia, in particolar modo la salute psicologica della madre. Insomma, per certi versi Isabella è una principessa “triste” che deve essere salvato dal drago (i suoi demoni interiori e suo padre) e Denis il cavaliere, anche se non proprio dall’armatura splendente, in fondo qualche macchia adombra anche lui, ma nessuno è perfetto, no?

Alessandra Angelini riesce a raccontare uno storia corale, in cui la coppia Isabella-Denis non è l’unica protagonista, ma intorno a loro girano un notevole numero di personaggi che riescono a trovare il loro spazio nella narrazione, con grande naturalezza e senza sgomitare. È un romanzo che racconta anche di amicizia e tutti i componendi della band di Denis, i Bad Attitudine, sono protagonisti, non delle figure accessorie ma ciascuno ha un ruolo determinante nella trama. Leggendo Non dirgli che ti manca si respira a pieni polmoni lo spirito di cameratismo, un legame di amicizia consolidato dalla passione comune per la musica (che a quanto pare è anche quella dell’autrice). E se c’è una cosa in assoluto che mi ha catturato di questo romanzo sono i dialoghi, ben calibrati, divertenti e intensi, incalzanti. Una lettura che consiglio!

Sara Foti Sciavaliere