Non è mai troppo tardi: miniserie Rai sul maestro Manzi. Colui che portò la scuola in tv

Nei panni del maestro Manzi Claudio Santamaria, per la miniserie Non è mai troppo tardi, in onda su RaiUno il 24 e 25 febbraio.

Non è mai troppo tardi racconta la storia umile e straordinaria dell’uomo ha insegnato a leggere e a scrivere a quasi due milioni di italiani negli anni Sessanta grazie al programma televisivo che conduceva, Non è mai troppo tardi, appunto .

La fiction, diretta da Giacomo Campiotti, regista anche di Braccialetti Rossi, è prodotta da Rai Fiction e realizzata da BiBi Film tv. La sceneggiatura è scritta da Claudio Fava, Monica Zapelli e dallo stesso Campiotti. Il cast è formato da Claudio Santamaria, Nicole Grimaudo, Gennaro Mirto, Andrea Tidona, Roberto Citran, Emanuela Grimalda, Lucia Mascino, Giorgio Colangeli, Edoardo Pesce e Marco Messeri.

«Della storia del Maestro Manzi, del quale ho un vago ricordo, – dichiara Santamaria in un’intervista – mi ha commosso la sua grande umiltà nell’essere rivoluzionario. La sua lotta per dare dignità alle persone. La sua missione era creare una società migliore ed è stato sempre ostacolato dalla burocrazia e dai burocrati. Anche per questo per me è una sorta di supereroe».

«Manzi è un personaggio straordinario per l’anomalia del suo incontro con la televisione. Era uno scrittore, una persona con una preparazione smisurata. Ma era anche un irregolare. La Rai ebbe il coraggio di chiamarlo. Quando morì Kennedy gli fu chiesto di non parlarne in tv. Lui la prima cosa che fece fu parlare di Kennedy. Il suo programma fu comprato in oltre 70 Paesi nel mondo», ha detto la sceneggiatrice Monica Capelli nella conferenza stampa di presentazione di Non è mai troppo tardi

Un programma tv contro l’analfabetismo
Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell’adulto analfabeta, era questo il titolo completo della trasmissione televisiva curata da Oreste Gasperini, Alberto Manzi e Carlo Piantoni, mandata in onda a cadenza giornaliera dalla RAI e organizzata col sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione.

Non è mai troppo tardi era condotto dal maestro e pedagogo Alberto Manzi, che ne era stato anche l’ideatore, e aveva il fine di insegnare a leggere e a scrivere agli italiani che avevano superato l’età scolare, ma che non ne erano ancora in grado.

Si trattava di autentiche lezioni, tenute da Manzi a classi formate da adulti analfabeti, nelle quali venivano utilizzate le tecniche di insegnamento moderne, oggi potremmo dire “multimediali” giacché si servivano di filmati, supporti audio, dimostrazioni pratiche, nonché di rapidi tratti di carboncino dello stesso Manzi che disegnava efficaci schizzi e bozzetti su una lavagna a grandi fogli. Il linguaggio era semplice e piacevole e per nulla pedante.

La trasmissione ebbe inizio il 15 novembre 1960 e furono realizzate ben 484 puntate fino al 1968, anno in cui poté essere sospesa grazie all’aumento della frequenza alla scuola dell’obbligo.