“Non innamorarti di uno scrittore” di Alessia Garbo – Recensione

Siamo nel maggio dei libri e proseguendo nella rassegna di AgorArt per questo mese, sbirciando nella mia libreria digitale alla ricerca di una nuova lettura tra gli ebook ancora non letti, mi sono soffermata su “Non innamorarti di uno scrittore” di Alessia Garbo (Butterfly Edizioni, 2018), un romanzo che parla di libri, bookblogger, editoria e scrittori mi sembrava quanto mai azzeccato. Anticipo solo che sono 207 pagine lette in mezza giornata, con un sorta di dissociazione dalla realtà.

La trama
Natalie Anderson è una nota youtuber e assistente di Dave Sullivan, fondatore di una importante casa editrice a San Francisco. La sua vita scorre monotona e incasinata tra libri da recensire e un amore non corrisposto per il capo. Quando la sua agognata promozione viene data al collega meno esperto, Natalie decide che è ora di cambiare. Ha bisogno di una vacanza da tutto e tutti e l’unico modo per evitare spese eccessive è quello di usufruire dell’opportunità concessa dall’Home Exchange: scambiare la propria casa con uno sconosciuto.

È Matt J. Adams a rispondere al suo annuncio. Lui, scrittore di successo sotto pseudonimo, ha perso la vena creativa ed è in cerca di ispirazione lontano da Los Angeles. Tra i due si instaura un intrigante rapporto fatto di battute ironiche che li spinge a cercarsi e a conoscersi più a fondo. Natalie sa che è meglio non innamorarsi di uno scrittore e non vuole cedere all’ardente attrazione che prova ma non riesce a fare a meno di lui.

L’autrice – Alessia Garbo
Nasce nel 1985, in Sicilia, dove vive col marito. Ama i cani, i romanzi, la cucina e le serie televisive. Le sembra di scrivere dalla prima volta in cui ha preso nella mano sinistra una matita, ma solo recentemente ha riempito d’inchiostro il suo primo manoscritto. Nel 2015 ha aperto il blog “Giardino d’inchiostro” dove parla della sua passione più grande: la lettura. “Il giglio bruciato” è stato il suo romanzo d’esordio, seguiranno “Il giglio di cristallo”, la novella “Bucaneve”, “Non innamorarti di uno scrittore”.

Recensione
Era reduce da una lettura piuttosto deludente, ingannata dalla sinossi, quindi a seguire l’istinti nella nuova scelta ho iniziato a leggere con cautela, immaginavo di iniziare giusto per qualche pagine facendo qualche chilometro in cyclette, invece alla fine non so per quanti chilometri ho pedalati ma sono scesa dalla cyclette ancora leggendo oltre due ore dopo, e non sono riuscita a smettere di leggere finché non sono arrivata ai “Ringraziamenti”.

Alle primo approccio alla storia, “Non innamorarti di uno scrittore” mi aveva fatto pensare a un film che ho adorato “L’amore non va in vacanza”, per alcuni elementi della trama, soprattutto l’espediente dello scambio delle case tra i due protagonisti, e la stessa autrice fa una citazione della pellicola, quindi posso immaginare che forse una piccola ispirazione dal film c’è. Però la trama scorre comunque poi per conto proprio. I racconti in prima persona, con punto di vista alternato tra l’assistente editoriale e bookblogger Nathalie e lo scrittore in crisi Adam alias Matt J.Adams (pseudonimo dietro il quale cela sua identità).

È facile entrare così nei personaggi, a guardare gli eventi con i loro occhi, entrare con loro in empatia e condividerne emozioni, dubbi, delusioni. E alla fine ti trovi a tifare per loro, per il loro lieto fine, che pare continuare a inciampare, lasciandolo intravedere per poi allontanarsi a causa di qualche imprevisto, perché le bugie, le mezze verità gettano ombre che possono minare la fiducia reciproca e l’orgoglio può caricare il peso. È un romance quindi sai, a prescindere, che comunque l’happy end arriverà, ma “Non innamorarti di uno scrittore” si lascia leggere voracemente, romantico, anche divertente, una piacevolissima lettura.

Sara Foti Sciavaliere