Si chiamano Ofenbach (come il violoncellista e compositore tedesco Offenbach ma senza una f), vengono da Parigi e sono considerati i nuovi astri nascenti della musica elettronica francese (sicuro non siano i Daft Punk?!).
Il duo, composto da César Laurent de Rumel e da Dorian Lauduique, ha riscosso un discreto successo in Francia e ora sta scalando le classifiche anche di altri Paesi europei con il singolo Be mine. I due si sono conosciuti al college e hanno condiviso sin da subito la passione per la musica. Dopo alcuni esperimenti, hanno capito di voler fare di quella passione un mestiere e hanno interrotto gli studi per dedicarsi completamente alla musica. “Abbiamo sempre voluto fare musica e non perché cercavamo la notorietà. Abbiamo sempre sentito il bisogno di esprimerci attraverso la nostra musica”, spiegano loro, oggi.
Gli Ofenbach hanno cominciato a fare le cose sul serio più o meno due anni fa, remixando canzoni pop di successo come Hold back the river di James Bay e Feel the vibe di Bob Sinclair. Hanno rivisitato anche la rivisitazione di Walter Murphy della Sinfonia n. 5 di Beethoven, dal film La febbre del sabato sera, cult del 1977. Sono arrivate quindi le prime canzoni firmate dai due ragazzi, come What I want e You don’t know me, pubblicate per alcune etichette indipendenti. Questi “esperimenti” non solo hanno portato gli Ofenbach ad esibirsi dietro la console sui palchi di festival come l’Electroshock e The Nigh Erdre, ma hanno anche attirato l’attenzione di Warner Music.
Be mine è la prima anticipazione di quello che sarà l’album di debutto degli Ofenbach, di prossima pubblicazione: la canzone mischia sonorità folk e country ad altre più elettroniche e dance. Il testo, scritto dall’autrice Gabriella West, riprendendo uno dei luoghi comuni più frequenti nei testi delle canzoni dance. La musica è stata composta dagli stessi César Laurent de Rumel e da Dorian Lauduique: il brano è caratterizzato da un riff di chitarra western che viene incollato a mo’ di loop sopra una base elettronica.
La copertina del singolo è una citazione della copertina dell’album Born in the USA di Bruce Springsteen. Nel video di Be mine i due ragazzi sono legati entrambi a una sedia, imbavagliati e impossibilitati a muoversi, mentre una bella ragazza si prende gioco di loro, provocandoli con pose sensuali, per poi liberarli e avere un rapporto con entrambi (che, tuttavia, non ci viene mostrato con immagini esplicite).